Viaggio in Bhutan – 14 Giorni
Questo itinerario è stato ideato per visitare i luoghi del Sikkim e del Buthan che furono consacrati dal Guru Padmasambhava, durante il suo viaggio dall’India al Tibet nell’VIII secolo. Il nome significa ‘nato dal loto’, ma in Tibet è noto come Guru Rinpoche ed è venerato come secondo Buddha. Fu il primo e più importante diffusore del Buddhismo in Tibet e fondatore del Buddhismo tibetano.
Il viaggio inizierà mostrando il fascino dei piccoli villaggi e delle piantagioni di tè che si susseguono lungo il percorso che porta da Bagdogra su verso Namchi. Da qui si entrerà nello stato Indiano del Sikkim, situato alle falde dell’Himalaya, tra il Nepal, il Buthan e il Tibet, in un piccolo lembo di terra aspra. Montagne perennemente innevate, lussureggianti foreste tropicali e temperate, fiumi gorgoglianti e ricca biodiversità rendono il Sikkim un vero Shangrila (luogo immaginario descritto nel romanzo ‘Orizzonte perduto’ di James Hilton del 1933) o ‘Nye-mae-el’ (paradiso). La perfezione panoramica dell’Himalaya, l’inebriante profumo dei prati fioriti, la cultura vivace, i gioiosi festival, l’infinita varietà di flora e fauna renderanno la vacanza affascinante e stimolante. Gli antichi monasteri e le sacre stupa che saranno visitate, sono testimonianza del ricco patrimonio Buddhista.
Dal Sikkim si passerà attraverso un accesso privilegiato ai luoghi Buddhisti più sacri del Bhutan, ‘La Terra del Dragone Tonante’. Arroccato sulle maestose vette dell’Himalaya, il regno del Bhutan sfida la globalizzazione rimanendo un paradiso nascosto. Il Bhutan considera sacra tutta la creazione, inclusi alberi, montagne, fiumi e laghi. Di conseguenza, specie animali vicine all’estinzione nei paesi confinanti, come Nepal, India e Tibet, qui possono vivere tranquille. È anche l’ultima roccaforte del Buddhismo Vajrayana, una delle scuole d’insegnamento più radicali nel mondo Buddhista. I monasteri sacri, le bandiere di preghiera che svolazzano sui crinali più alti, i monaci vestiti di rosso che intonano le loro preghiere, avvolgono questo regno in un’aura d’altri tempi. Ancora oggi, la cultura si è conservata vivace e l’ambiente incontaminato mentre il regno continua a prosperare. È la dimora della divinità, degli immortali e dei santi nell’Himalaya. Nel corso dei secoli, Yogi erranti, santi e pellegrini laici sono stati irresistibilmente attratti da queste remote e aspre montagne alla ricerca di ispirazione e saggezza. Questo viaggio darà l’opportunità di visitare i paesaggi consacrati seguendo le loro tracce e di riscoprire i valori della pace e della solitudine, visitando i santuari nascosti e le antiche ascetiche Gompa (templi buddhisti) e percorrendo i luoghi ancora vergini dell’Himalaya.
Non mancherà la visita al monastero di Taktsang, ‘la Tana della Tigre’, benedetto dal Guru Rinpoche, che si narra passò da qui in groppa ad una fiammeggiante tigre volante, con le sembianze del Guru Dorje Drolo (una delle sue 8 manifestazioni), durante il viaggio verso il Tibet, per difendere l’insegnamento Buddhista nel Mon-Yul (luogo dell’oscurità). Qui meditò per tre mesi e benedisse numesori Neys (luoghi sacri), sottomise gli spiriti maligni e convertì tutta la zona. Dal monastero di Pemayangtse (‘loto perfetto e sublime’), passando per il bellissimo monastero di Khachopelri e il singolare monastero Bon di Kewzing, fino a Taktsang, che sembra reggersi in equilibrio tra le nuvole, il viaggio regalerà una profonda penetrazione nella profonda cultura e religiosità del Sikkim e del Bhutan.
1° giorno: arrivo a Calcutta
Calcutta
Arrivo all’aeroporto internazionale di Calcutta e check-in in hotel. Calcutta, è la capitale dello stato del Bengala Occidentale. Situato sulla riva orientale del fiume Hooghly, è il principale centro commerciale, culturale ed educativo dell’India orientale, e il suo porto è il più antico del paese, nonché l’unico porto fluviale. Essendo stata la capitale durante il colonialismo britannico, Calcutta conserva in molti edifici lo stile architettonico di quel periodo, che contrasta nettamente con il degrado di alcuni quartieri urbani e con la più recente e dinamica periferia, con gli inevitabili centri commerciali climatizzati. Nel pomeriggio, ci sarà un breve tour introduttivo della città che include anche un giro in barca sul Gange, che vi consentirà di ammirare uno splendido tramonto.
Pernottamento a Calcutta (C)
2° giorno: ARRIVO A BAGDOGRA-BIKSTHANG
Calcutta – Bagdogra – Namchi
Al mattino, trasferimento all’aeroporto e volo interno per Bagdogra. Arrivo all’aeroporto di Bagdogra ed incontro con i nostri operatori all’uscita del terminal e trasferimento a Namchi (circa 3 ore), città commerciale capitale del Sikkim meridionale, Arrivo e sistemazione in hotel nel pomeriggio avrete la possibilità di visitare l’enorme complesso templare chiamato Char Dam, situate nella zona più alta della città. Qui potrete assistere a una cerimonia di puja (preghiera) molto partecipata in un contest del tutto particolare in un contesto montano Himalayano.
Pernottamento a Namchi. (C, C)
3° giorno: VISITA AL MONESTERO DI PELLING
Namchi- Pelling
Dopo colazione trasferimento a Pemayangtse o Pelling (circa due ore di auto), situato ad un’altitudine di 1.900 m (6.250 piedi) rappresenta l’ultima destinazione percorribile in auto verso il monte Kanchenjunga. Questo villaggio è la terza vetta più alta del mondo nonché il centro più importante della cultura buddista tantrica introdotta da Guru Rimpoche. Visiterai il monastero di Pemayangtse (che significa perfetto loto sublime), uno dei monasteri più antichi e importanti del Sikkim. Successivamente visiterai il bellissimo monastero e il lago Khachopelri. Il lago Khecheopalri è considerato uno dei laghi sacri del Sikkim e rimane nascosto all’interno della rigogliosa vegetazione della zona. Si ritiene che gli uccelli non permettano nemmeno a una singola foglia di galleggiare sulla superficie del lago, mantenendo rispettosamente la sacralità del luogo restando in silenzio. Situato su un crinale sopra Pelling ed affacciato sul famoso monastero di Pemayangtse, si trova uno dei monasteri più importanti del Sikkim, il Sangachoeling.
Pernottamento a Pelling (C, C)
4° GIORNO: TRASFERIMENTO TASHIDING-RINCHENPONG
Pelling -Tashiding – Rinchenpong
Al mattino presto, trasferimento nel vicino Tashiding, per visitare il piccolo villaggio montano. L’omonimo monastero, il cui nome significa ‘La Devota Gloria Centrale’, appartiene alla setta dei Nyingmapa ed è onorato in tutto il Sikkim. L’edificio, che si staglia sulla cima più alta della collina e incombe sui fiumi Rathong e Rangeet, è ben visibile anche in lontananza. Si dice che una sola occhiata al monastero, liberi da tutti i peccati. Visita a Rinchenpong, un villaggio della comunità Lepcha nel Sikkim Occidentale. Check in presso l’incantevole Yangsum Heritage Farm, gestita da una famiglia del luogo. La fattoria, costruita nel 1833 e rimodernata del 1966, dispone di attrezzature eccellenti e di una vista fantastica sulle cime innevate. Sarete travolti dall’ospitalità e dalla cultura locali. Dopo pranzo, possibilità di passeggiare nella fattoria o fino al vicino villaggio Lepcha.
Pernottamento alla Yangsum Heritage Farm. (C, P, C)
5° giorno: VISITA DEL VILLAGGIO HEE BERMIOK
Rinchenpong – Hee Bermiok- Rinchenpong
Trasferimento a Hee Bermiok, nel Sikkim Occidentale. Il villaggio, che gode di una splendida posizione, confina a Nord con Kalez Khola, ad Ovest con Hee Khola, ad Est con Rangit Khola e a Sud con la riserva forestale Sandong. Oltre ai tanti punti panoramici, c’è anche abbondanza di flora e fauna, con più di 65 specie di uccelli. Abitato per lo più da comunità Limboo, ospita anche piccoli gruppi di Chettris, Bahuans, Sherpas, Tamang, Bhutias, Lepchas, Rais e Gurung, provenienti dal Nepal. Ogni comunità conserva il proprio patrimonio culturale e la propria religione. Passeggiata nel villaggio per vivere l’esperienza dello stile di vita tradizionale Limboo. Possibilità di incontrare il leader spirituale che illustri la ‘bio-divinità’ praticata dalle tribù locali. Nel tardo pomeriggio visiteremo Reshi, dove potremo trascorrere un po’ di tempo rilassandoci in una piacevole sorgente naturale di acqua calda che darà sollievo a ogni muscolo del corpo. La sorgente di acqua calda Reshi ha un’importanza molto speciale grazie alla sua posizione e al significato religioso. Si ritiene inoltre che abbia proprietà medicinali naturali. A causa dell’elevata quantità di zolfo nell’acqua, si dice che un tuffo tranquillo nella laguna possa curare le malattie della pelle e ripristinare la vitalità.
Pernottamento alla Yangsum Heritage Farm. (C, P, C)
6° GIORNO: VISITA AL MONASTERO A KEWZING
Rinchenpong- Kewzing-Rumtek
Dopo la colazione, escursione di mezza giornata a Kewzing, nel Sud del Sikkim, per visitare il monastero Bon (dottrina religiosa proveniente dal Tibet). È l’unico presente nel Sikkim ed è il simbolo della determinazione della comunità di preservare le proprie tradizioni religiose. Dopo pranzo, trasferimento a Rumtek e check in un resort di villaggio vicino al monastero di Rumtek. Questo resort è inserito all’interno di un contest rurale che gode di una vista mozzafiato sulla zona circostante. Nel resto della giornata potrete esplorare il Villaggio con passeggiate nel mezzo dei terrazzamenti di riso oppure rilassarvi all’interno della splendida proprietà, godendovi il panorama a bordo della piscina.
Pernottamento a Rumtek. (C, C)
7° GIORNO: VISITA A RUMTEK
Rumtek – Doars
Dopo colazione trasferimento a Rumtek. Passeggiata al monastero Rumtek Dharma Chakra, costruito dal 16° Karmapa, ovvero capo del Karma Kagyu, il lignaggio più importante della scuola Kagyu, una delle quattro principali del Buddhismo tibetano, come sede del suo esilio. È il più grande del Sikkim ed ospita una comunità di monaci, che vi eseguono i loro rituali e pratiche. Una stupa d’oro contiene le reliquie del 16° Karmapa. Di seguito, visita dell’Istituto di Tibetanologia Namgyal, della direzione dell’artigianato e del telaio a mano, dei mercati locali. Dopo un pranzo anticipato, partenza per un forest resort situato a Doars (circa 4 ore di viaggio). All’arrivo sarà servito un rinfresco e check in.
Pernottamento a Doars. (C, C)
8° giorno: trasferimento a Thimphu
Doars – Phuentsholling – Thimphu
Dopo una colazione mattiniera, breve visita alla comunità del villaggio tribale di Rabha. Trasferimento al confine di Phuentsholing, dove avverrà l’incontro con la guida Bhutanese. Trasferimento a Thimphu (175km, circa 5h). Lasciando il confine, la strada vi porterà sempre più in alto tra le cime dell’Himalaya, passando per il Monastero di Kharbandi Gomba (400m d’altitudine), godendo della vista sulle città di confine di Phuentsholing nel Bhutan e Jaigon in India. Dopo due ore, arrivo nel distretto di Chhukha. Illustrazione dei progetti idroelettrici attuati, che generano 1020MW di elettricità sfruttando il fiume Wang Chhu. Sosta obbligata ai posti di controllo per l’immigrazione, prima di proseguire verso il villaggio Chapcha. Dopo un valico, la strada digrada e segue il fiume Wang Chhu, così da rendere il viaggio in auto più piacevole fino a Thimphu (2280m).
Pernottamento a Thimphu. (C, P, C)
9° giorno: visita a Thimphu
Thimphu
Visita al CTAS Choki Traditional Art School, che si occupa di tutelare le arti e l’artigianato tradizionali del Bhutan, per accrescere nei giovani tali abilità così da permettergli il sostentamento. Possibilità di visitare le loro classi e interagire con studenti e insegnanti ed anche di cimentarsi personalmente nelle attività. Trasferimento in albergo e tempo per riposare. Visita al Buddha Dordenma, una gigantesca statua del Buddha che sovrasta la vallata di Thimphu, e giro panoramico nel mini zoo, in cui osservare l’animale nazionale del Bhutan, il Takin. Il Budorcas Taxicolor, imparentato con il camoscio, appartiene alla sottofamiglia dei Caprini; è di costituzione massiccia, con un pelo spesso che passa dal giallo-oro al grigio. Pomeriggio libero per passeggiare nel mercato dell’artigianato e nei negozi locali.
Pernottamento a Thimphu. (C, P, C)
10° giorno: TRASFERIMENTO A PUNAKHA
Thimphu – Punakha
Al mattino, trasferimento a Punakha (77km, circa 3h). Nel valico di Dochula è possibile ammirare una foresta di pini e abeti canadesi, decorata da licheni frutticosi. Durante l’escursione di un’ora nei suoi sentieri, potrere godere della vista panoramica sulle montagne dell’Himalaya che il valico offre. Dopo una serie di curve, si arriva nella fertile valle di Punakha. Breve passeggiata di 45 minuti al tempio Chimi Lakhang, dedicato al grande Yogi del XIV secolo Drukpa Kunley, chiamato anche ‘il folle divino’. Trasferimento all’albergo di Punakha (1250m d’altitudine). Pernottamento a Punakha. (C, P, C)
11° giorno: VISITA A PARO
Punakha – Paro
Trasferimento di buon mattino a Paro (130km, circa 4h e mezza). Visita al maestoso Punakha Dzong, costruito tra il 1637 e il 1638, si trova alla confluenza dei fiumi Pho Chhu e Mo Chhu. Escursione in auto nel valico di Dochula e sosta per sorseggiare un tè caldo o un caffè, ammirando la suggestiva catena dell’Himalaya. Proseguimento verso Thimphu, tempo libero per gli acquisti dell’ultimo minuto o per fotografare i caratteristici vigili che dirigono il traffico (non essendoci semafori, contestati dalla popolazione perché considerati impersonali). Tempo per riposare e successivo trasferimento a Paro (1h e mezza) e check in in albergo.
Pernottamento a Paro. (C, P, C)
12° giorno: ESCURSIONE A TAKSANG
Paro – Taksang – Paro
Escursione giornaliera al monastero di Taksang, ‘la Tana della Tigre’. Breve tragitto in auto verso la valle di Paro,da cui, nelle giornate terse, si gode di una indimenticabile vista del monte Jhomolhari (4150m). Il monte è sacro per i Buddhisti tibetani, in quanto ritenuto la dimora di una delle cinque sorelle Tsheringma, dee protettrici del Tibet e del Bhutan,che, con un giuramento al Guru Padmasambhava, promisero la protezione della terra, della fede Buddhista e della popolazione. Breve tragitto in auto per arrivare al sentiero che porta a Taksang, il più famoso monastero del paese. In bilico tra la foresta e il cielo, il monastero si trova a quasi 900m di altezza, dominando la valle di Paro. Sosta lungo il percorso in una tipica casa del tè. Rientro nel pomeriggio, in tempo per una deliziosa cena.
Pernottamento a Paro. (C, P, C)
13° giorno: MEDITAZIONE in MONASTERO DONGKOLA
Paro – Dongkola Lhankhang – Haa
Dopo la colazione partenza per il Monastero di Dongkola (circa 2 ore), dove ci sarà la possibilità di incontrare i monaci. Ci sarà una cerimonia di offerta, dopo la quale è prevista la visita del tempio principale. Dopo la visita, pranzo insieme ai monaci e successivamente ci si potrà unire a loro nell’attività di pulizia del tempio. Nel tardo pomeriggio ci sarà l’opportunità di partecipare ad una sessione di meditazione con i monaci. In serata rientro a Paro.
Pernottamento a Paro (C, P, C)
14° giorno: partenza da Paro
Paro
Trasferimento all’aeroporto di Paro (circa 2 ore) e partenza con volo internazionale.
Le pittoresce valli con più di 200 specie di orchiedee e foreste di rododendri, i sentieri che conducono sulle montagne e la straordinaria vetta del Kangchenjunga rendono il Sikkim una attraente e popolare meta per i viaggi di nozze, specialmente d’estate. A Ravangla, dove si trova l’unica piantaggione di tè del Sikkim, i novelli sposi possono vivere una meravigliosa evasione, circondati dalla rigogliosa vegetazione su cui si staglia l’ombra della maestosa montagna Kangchenjunga.
Ai primi posti tra i luoghi da vedere del Sikkim c’è il lago Tsogmo, situato ad un’elevata altitudine tra le torreggianti vette dell’Himalaya. Il lago si ghiaccia durante l’inverno, ma è possibile visitarlo e godersi una calda tazza di tè e un ‘momo’ mentre se ne ammira la bellezza.
Un altro lago da visitare è il Gurudongmar.
Se si è interessati agli aspetti religiosi e culturali, si può visitare il monastero Rumtek, uno dei più importanti centri di Budhismo Tibetano ed anche una miniera di manufatti antichi e medievali. E’ anche la dimora ufficale del Lama Karmapa.
Tutto l’itinerario è studiato in modo da apportare benefici diretti o indiretti alle comunità locali, alla tutela dell’ambiente e alla protezione del patrimonio culturale. Laddove possibile, abbiamo selezionato alloggi tradizionali sensibili alle questioni sociali e ambientali, secondo i criteri che guidano il turismo responsabile.
A Biksthang, vivrete l’esperienza della tradizionale ospitalità Sikkimese ospitati in una guest house a gestione familiare con orto e fattoria biologici.
A Hee Bermiok, soggiornerete presso la Yangsum farm, un’autentico farm resort dove potrai scoprire la cultura e le tradizioni della comunità Limboo. E’ un’ iniziativa congiunta tra Sikkim Tourism, Help Tourism (un’ azienda turistica rivolta al sociale), l’ Associazione per la Conservazione e il Turismo (ACT), il villaggio Hee Patal e Tamling Nursery, che punta alla creazione di una fonte stabile di guadagno che possa sovvenzionare lo sviluppo sociale, culturale ed economico dell’area.
L’ultima notte nel Sikkim, la trascorrerete nel Doars Jungle Resort, una dimora per coloro che sanno apprezzare un’esperienza autentica, educativa e stimolante a contatto con la cultura e la natura locali. Qui avrete l’opportunità partecipare ad un safari nella giungla. A Thimphu, il tour vi porta nelle aule del CTSA Choki Traditional Art School, l’unico istituto privato a fornire una formazione nel campo delle arti e dell’artigianato tradizionali del Bhutan. Qui visitereta anche il VAST Voluntary Artists’ Studio, una ONG creata nel 1998 da un gruppo di artisti professionisti. Vi sarà mostrato lo Youth Centenary Village, parte del progetto ‘Simply Bhutan’ gestito in collaborazione con il Bhutan Youth Development Fund, che incoraggia la partecipazione giovanile nella società e promuove politiche più orientate verso i giovani.
Inoltre, con un contributo di 70 euro potrai sostenere lo sviluppo di progetti a favore di una delle comunità tribali più emarginate dell’India, la comunità Kattunayakan del distretto di Nilgiri negli stati di Tamil Nadu e Kerala. I progetti a sostegno di tali tribù si concentrano su due aspetti principali: la tutela della diversità biologica e culturale e la promozione dell’istruzione regolare per i bambini della comunità.
Si consiglia di tenere una condotta che rispetti la cultura locale, al fine di evitare qualsiasi problema o difficoltà durante il viaggio. In particolare, si sconsiglia di adottare comportamenti troppo affettuosi in pubblico, come baci o abbracci, perché tale atteggiamento non è ben visto.
E’ preferibile tenere un abbigliamento consono per diversi motivi: evitare di ferire le persone del luogo, poter accedere a monasteri e templi e proteggersi dalle condizioni climatiche instabili. Sia nel Sikkim che in Bhutan, il tempo potrebbe essere umido con sporadici piogge, per cui è preferibile portare con sé indumenti da pioggia. Vestire a strati è la soluzione migliore, dato che di mattina e di sera può fare freddo. Saranno necessari: scarpe da trekking, cappello, occhiali da sole, torcia, borracce, filtro polarizzatore per la macchina fotografica, zaino. Data la distanza che intercorre tra i villaggi e le città, si consiglia di portare con sé le medicine necessarie.
Il fuso orario è GTM/UTC +5.30, dunque anche il jet lag potrebbe creare fastidi. Impostare il proprio orologio sull’ora locale ancor prima dell’arrivo può essere utile; così come mangiare e dormire secondo questo orario. In caso di arrivo di mattina, sforzarsi di rimanere svegli aiuterà il proprio orologio interno a resettarsi.
Entrare in Bhutan non è semplice. Il Governo monitora i visitatori in entrata e in uscita. Viaggiare nel paese è possibile solo con l’accompagnamento di una guida autorizzata e con un visto di gruppo che sarà emesso al confine con il Sikkim (il visto non sarà individuale e non permette di viaggiare autonomamente). La guida sarà presente fino alla partenza. Si consiglia di contattarci con largo anticipo se si desidera visitare il Bhutan durante i festival.
Un approccio consapevole ai viaggi richiede una considerevole capacità e volontà di adattamento alla cultura e all’ambiente locali. Se desideri viaggiare con noi, ti chiediamo di avere un atteggiamento di completa apertura verso la cultura, la religione e le tradizioni del posto, dimenticando qualsiasi pregiudizio o idea preesistente, derivanti dal nostro modo occidentale di pensare. Guardare il Sikkim e il Bhutan con occhi nuovi, con pazienza e apertura, ti permetterà di vedere l’autentica essenza del patrimonio culturale del paese attraverso i luoghi e le persone che incontrerai.
Compiuto questo piccolo sforzo, riuscirai a godere davvero della bellezza della cultura e della religiosità dei due paesi, la meraviglia della natura, la solennità dei monasteri Buddhisti e i luoghi benedetti dal Guru Padmasambhava in persona.
Abbiamo selezionato tradizionali e bellissimi alberghi d’epoca con servizi eccellenti per tutta la durata del tour. Per tutti gli alberghi è stata fatta una selezione scrupolosa, in base ai criteri di impatto sociale ed ambientale. Laddove possibile, abbiamo preferito alloggi tradizionali a gestione familiare, campeggi in comunità, come il Yangsum farm ed il Doars Jungle resort
Saranno utilizzate auto private o mini-bus forniti di AC, in base al numero di partecipanti, per tutti gli spostamenti sia nel Sikkim che in Bhutan.
È possibile visitare il Sikkim e il Bhutan tutto l’anno, ma i periodi migliori vanno da Marzo a Maggio (primavera) e da metà Settembre a metà Novembre (autunno).
In primavera, potrete ammirare i meravigliosi colori della natura e il famoso Tsechu festival a Paro, il più importante del distretto. In autunno, i cieli tersi e l’aria frizzante, potrete godere della vista delle più alte montagne della Terra. È il periodo giusto per il trekking e per assistere al Tsechu festival di Thiumphu.
Itinerario disponibile per:
Viaggio di gruppo
Viaggio Privato (min. 2 persone)
Viaggio di nozze