Il Bhutan ha adottato una linea di percorso orientata all’incremento moderato dello sviluppo del Paese sin dalla seconda metà degli Anni Ottanta, con un occhio attento alla conservazione delle sue radici culturali e dell’identità nazionale. Proprio per preservare le sue preziose tradizioni, il modello di turismo sviluppato dalle istituzioni si basa sulla sostenibilità ed è orientato alla promozione delle buone pratiche attraverso un approccio ecologico, con un’attenzione al sociale e che sia sostenibile dal punto di vista economico a beneficio della popolazione. Noi di Conscious Journeys, da sempre promotori del turismo consapevole, organizziamo i tour in questo splendido Paese tenendo conto di questi principi che sono poi i cardini sui quali basiamo la nostra operatività.
Per entrare in Bhutan è indispensabile essere in possesso del passaporto valido con sei mesi di tempo residuo dall’ingresso nel Paese. È necessario anche un visto obbligatorio, rilasciato dalla capitale dello Stato, in base a modalità precise, che vi descriveremo in dettaglio in un articolo dedicato. In ogni caso Conscious Journeys potrà sempre fornirvi tutte le informazioni necessarie in qualsiasi momento, su richiesta.
Il Bhutan ha una regolamentazione molto severa sull’esportazione di oggetti di antiquariato o di gioielli di valore. Per questo motivo è consigliato informarsi presso le autorità del luogo per non incorrere in problemi alla dogana sia per oggetti nuovi che usati e dotarsi di ricevuta che ne attesti l’acquisto presso negozi autorizzati.
La sicurezza in viaggio è motivo di preoccupazione per diversi Paesi che devono fare i conti con micro-criminalità e situazioni potenzialmente pericolose. Ciò non è valido per il Bhutan che risulta essere uno dei Paesi tra i più sicuri al mondo per i viaggiatori.
Il tasso di criminalità è molto basso e principalmente concentrato nelle città più grandi. Durante la visita nel Paese praticamente non si avrà la percezione che vi siano problemi di questo tipo. Il Bhutan quindi è un Paese in cui si può viaggiare in tranquillità. Ovviamente è consigliabile non ostentare oggetti di valore o cedere alla disattenzione per non creare situazioni potenzialmente critiche, ma come sappiamo ciò è solo questione di buon senso.
L’unica area del Paese da visitare con attenzione è la città di Puentsholing, sul confine tra India e Bhutan. In questo luogo gli abitanti di entrambe le nazioni fanno commercio ed è possibile che si verifichino episodi di delinquenza anche se, come gravità, non sarebbero neppure da considerare a confronto con la criminalità del nostro Paese.
Anche per quanto riguarda il soggiorno negli alberghi non vi sono segnalazioni di furti o altri problemi di questo tipo ma, in ogni caso, è meglio adottare qualche piccola precauzione sempre in nome del buon senso. Se viaggiate in auto, quando scendete, assicuratevi di chiudere ogni volta finestrini e bagagliaio.
In Bhutan le donne sono tenute in grande considerazione e sono destinatarie degli stessi diritti vantati dagli uomini. Addirittura la regola sociale, basata sul matriarcato, vede le figlie esercitare il diritto di ereditare il patrimonio con parità rispetto ai figli maschi. Per questo motivo anche le donne che viaggiano da sole nel Paese non avranno particolari difficoltà.
Un aspetto va comunque sottolineato: in base alla cultura del luogo, non vi sono restrizioni per eventuali legami occasionali con le turiste, ovvero anche se si tratta di circostanze non usuali, possono comunque verificarsi. Nel caso ciò dovesse accadere, sarà sufficiente declinare con cortesia un eventuale tentativo di approccio, per evitare situazioni di disagio o imbarazzo (anche con le guide).
In Bhutan potete fare riferimento, in caso di necessità, alle guide che vi seguono nel viaggio o ai numeri per l’assistenza che vengono forniti ancora prima di partire. Potete poi rivolgervi anche alla Polizia locale reperibile al numero unico che è valido per tutto il Paese, il 100.
Nel caso in cui subiate un furto o incorriate in un sinistro stradale, il suggerimento è di contattare la vostra assicurazione tramite il numero dedicato al supporto internazionale, per avere informazioni su come comportarvi. Segnaliamo che questo consiglio è di fondamentale importanza poiché, ignorarlo, potrebbe significare la perdita del diritto all’assistenza e al risarcimento.
Non trascurate quindi questo aspetto e abbiate cura di dotarvi di roaming internazionale e credito sufficiente sul vostro telefono cellulare per effettuare le chiamate che dovessero rivelarsi necessarie.
Il Bhutan è un Paese collocato in una zona piuttosto attiva in senso sismico. La particolare conformazione morfologica del terreno montagnoso e le criticità dal punto di vista geologico sono i principali responsabili dei problemi ambientali del Paese. Il rischio sismico, nonostante negli anni si sia attestato come moderato, ha in ogni caso un impatto significativo sulle abitazioni e sulle strutture che non risultano purtroppo a norma.
La zona orientale di Yangtse e le località limitrofe presso Haa, nella parte estrema ad ovest del Paese, hanno forti connotazioni sismiche, così come per la regione di Dagana-Chhukha-Tsira Ng, situata nell’area centro-sud del Paese.
Per quanto riguarda invece la parte ad est e a sud del Paese, può esservi un rischio inondazioni.
Ecco le precauzioni fondamentali per i viaggiatori che scelgono il Bhutan come destinazione:
Tanto l’uso quanto lo spaccio di sostanze stupefacenti (non importa se si tratta di droghe leggere o pesanti) sono severamente puniti in Bhutan.
Anche l’acquisto o la vendita del tabacco sono proibite in Bhutan. I viaggiatori possono importare nel Paese al massimo 200 sigarette, con il pagamento di una tassa pari al 200%.
Ricordate che, in caso di controllo da parte della polizia, dovete mostrare la ricevuta che vi hanno fornito in dogana, per evitare l’accusa di contrabbando che prevede una pena detentiva fino a tre anni di reclusione.
Ricordate, inoltre, che in Bhutan è proibito fumare in qualsiasi luogo pubblico, compresi gli hotel.
Le leggi in merito agli abusi e violenze sui minori, infine, sono molto severe e tali reati saranno perseguiti anche al rientro nel Paese di origine. È consigliabile, quindi, evitare qualsiasi gesto o atteggiamento che possa dare adito a equivoci di questo tipo.
La qualità delle strutture sanitarie in Bhutan è buona e, al momento presente, non ci sono segnalazioni di criticità di tipo sanitario o di epidemie per malattie endemiche.
Forniamo in ogni caso di seguito una serie di indicazioni utili per viaggiare sicuri in Bhutan anche sotto l’aspetto sanitario.
Come prevenzione, a chi viaggia in località di questo tipo si consiglia di:
La raccomandazione è quella di sottoscrivere, prima di partire, un’assicurazione personale che comprenda la copertura sia per eventuali spese mediche, sia per un eventuale rientro tramite aereo sanitario attrezzato.
Nel caso in cui abbiate deciso di partecipare ad escursioni in alta montagna, come specificato nel paragrafo precedente, si rende necessaria una visita approfondita dal vostro medico curante per valutare il vostro stato di salute generale e, nello specifico, il controllo che escluda la presenza di patologie che potrebbero causare disagio con l’altitudine come problemi respiratori, patologie del metabolismo, diabete, cardiopatie e gravidanza.
In caso di presenza di una di queste disfunzioni il consiglio è quello di mettere in valigia i farmaci di cui fate abitualmente uso. Il vostro medico deciderà se prescrivervi eventualmente un diuretico già alcuni giorni prima della partenza. Le persone affette da pressione alta, ad esempio, possono tranquillamente arrivare in altitudine assumendo i farmaci che prendono abitualmente.
In ogni caso, il rischio di incorrere nel disturbo da altitudine è piuttosto remoto. Qualche informazione più specifica vi sarà comunicata dal vostro medico curante ma considerate che questo fastidio dura pochissimo tempo, interessa solo una bassa percentuale di turisti ed è indipendente dall’età. In genere si presenta con un leggero mal di testa, qualche accenno di nausea, stanchezza e insonnia. Può manifestarsi dai 3000 metri in su, nei luoghi dove l’ossigeno è più rarefatto. Trattandosi di dinamiche che riguardano la pressione, l’afflusso del sangue e dell’ossigeno negli alveoli polmonari, dobbiamo fare più attenzione a dove trascorriamo la notte che non la giornata. Acclimatarsi, pertanto, è molto importante, in modo da abituare il corpo alla nuova condizione, e per questo possono bastare alcune ore o al massimo due giorni.
Ricordate quindi che il mal di altitudine si verifica più spesso durante la notte, nel momento in cui il grado di saturazione dell’ossigeno diminuisce con il sonno, dunque fate in modo di non pernottare sulle cime. Inoltre evitate sforzi prolungati nei primi giorni dell’escursione, non assumete alcool e neppure sonniferi e bevete per mantenervi idratati. Mangiate con moderazione, assumendo preferibilmente zuppe liquide e carboidrati.
Di norma, alcuni dei Paesi che presentano altitudini elevate suggeriscono vaccinazioni per tifo ed epatite, patologie per cui è importante diagnosticare correttamente i sintomi per non confonderli con la più classica ‘dissenteria’ del turista. Per quanto riguarda la malaria, con una quota di 2000 metri sul livello del mare non costituisce più un problema.
La vaccinazione relativa alla febbre gialla resta sempre obbligatoria nel caso il viaggiatore provenga da Paesi a rischio o abbia fatto scalo anche per sole 12 ore in uno degli aeroporti segnalati. Occorre sempre informarsi sulle eventuali variazioni delle norme per questa evenienza.
Lo stato del Bhutan può essere visitato praticamente durante tutto l’anno. In Primavera, e nello specifico nei mesi di marzo, aprile e maggio, potrete partecipare al Festival di Paro, uno dei più grandi e suggestivi festival dedicati alla regola monastica (Paro Tshechu). In questo periodo il clima è mite anche ad altezze più marcate.
In Estate, nei mesi di giugno, luglio e agosto, il clima cambia e diventa più piovoso a causa dei monsoni ma le temperature restano dolci. In Autunno, a settembre, ottobre e novembre, ci troviamo in alta stagione con maggiori attrazioni turistiche. La natura mostra colori diversi dalle tonalità calde e vivrete la ritualità della raccolta del riso. In inverno, infine, ovvero nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio, il clima cambia e diventa asciutto rendendo più agevoli diverse attività tra le quali il trekking attraverso la natura e i villaggi e il bird watching nella foresta.
Di norma, sia gli alberghi che le varie strutture ricettive in Bhutan sono dotate di collegamento ad internet mediante Wi-Fi, telefono, riscaldamento, acqua calda, tv satellitare e elettrodomestici vari. Nonostante siano attrezzate al meglio, queste strutture non rispondono chiaramente al livello degli hotel internazionali ma in ogni caso risultano ospitali e caratterizzate dallo stile del luogo.
Potete utilizzare comodamente le vostre carte di credito presso gli alberghi e gli sportelli ATM (sia MasterCard che Visa) e, potete acquistare anche una SIM telefonica locale nel caso ne aveste necessità.
La valuta del Bhutan si chiama Ngultrum e il suo controvalore si calcola in base alla rupia indiana, quest’ultima utilizzata anche in Bhutan. A questo proposito, segnaliamo che in Bhutan non sono accettate banconote che siano superiori alle 100 rupie. Per questo motivo suggeriamo ai viaggiatori di organizzarsi per tempo nel reperire il contante necessario. Ricordiamo anche che non vi sarà possibile acquistare valuta Ngultrum prima di essere entrati nel Paese. Potete in ogni caso cambiare i vostri euro in aeroporto a Paro o presso i più grandi hotel sia di Thimphu che Paro. Portate quindi con voi una sufficiente quantità di Ngultrum poiché non sempre, durante il viaggio, potrete accedere ad un ufficio di cambio.
Per agevolare il contatto con la società e la cultura del Bhutan, può essere utile apprendere alcune terminologie e usanze locali prima del viaggio.
Se volete salutare in modo corretto le persone del luogo, per esempio, potete esprimervi dicendo ‘Kuzuzangpola‘, parola che significa ‘buona salute’. Questa espressione può essere utilizzata durante tutta la giornata, dall’alba al tramonto.
I componenti della famiglia reale sono distinti dalla dicitura Dasho (maschio) e Ashi (femmina). I ministri e i loro vice, sono riconoscibili perché indossano una sciarpa di colore arancione portata sulle spalle, con una lunga spada decorata che portano in vita sul fianco destro.
I graduati superiori nell’ambito del servizio civile, si riconoscono perché portano una sciarpa rossa. I monaci di età più giovane sono detti ‘Gelong‘, mentre un monaco anziano è definito ‘Lopon‘ e il monaco responsabile del monastero o del tempio si chiama ‘Lam‘ con un suffisso ‘Je Khempo‘. Le monache prendono il nome di ‘Anims‘ ed i laici sono chiamati ‘Gomchen‘
È possibile scattare fotografie per tutto quello che riguarda le bellezze naturali mentre nei luoghi religiosi e negli edifici delle istituzioni è vietato.
Il Bhutan offre una vasta gamma di bellezze naturali che riescono ad affascinare i viaggiatori esattamente come accade per i suoi grandi templi, in cui si respira la mistica spiritualità dei monaci. Le tradizioni, la cultura millenaria e le particolarità di un Paese che ha saputo proteggersi dalla distruttività occidentale, ne fanno una perla preziosa, in grado di regalare forti emozioni a chi ha la fortuna di visitarla e di viverla.
E per consentirvi di fare questa esperienza in tutta tranquillità e con la certezza di essere accompagnati per mano alla scoperta di questo gioiello incontaminato, noi di Conscious Journeys abbiamo pianificato e organizzato un tour del Bhutan mirato che siamo certi lascerà nel vostro cuore echi di un richiamo profondo. Il Bhutan vi aspetta, quindi, buon viaggio!
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