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Koh Tao, che letteralmente significa “Isola tartaruga”, è un’isola della Thailandia che fa parte dell’arcipelago di Chumphon situata a circa settanta chilometri nelle acque della costa occidentale del Golfo del Siam. L’isola copre un’area di circa 21 chilometri quadrati. Dal punto di vista amministrativo Koh Tao è una circoscrizione (tambon) che fa capo al dipartimento di Ko Pha-Ngan situato nella provincia di Surat Thani. Il dato sulla popolazione esistente sull’isola al termine del 2006 contava 1382 abitanti. L’insediamento principale, nonché porto di primaria importanza per l’isola, è Ban Mae Hat. Il termine Koh Tao proviene dalla presenza di numerose tartarughe che avevano scelto l’isola come luogo per riprodursi fino a qualche tempo fa, oltre al fatto che la stessa conformazione dell’isola richiama la sagoma di questo splendido abitante del mare. Koh Tao, con Koh Samui e Koh Phangan, due tra le isole più grandi, compone il piccolo arcipelago di Mu Hok Samui che conta anche altre isole più piccole. L’isola di Koh Tao, citata sul dizionario geografico redatto da Joseph E. Worcester, era conosciuta un tempo come “Pula Bardia”.
L’isola di Koh Tao un tempo era del tutto disabitata. I pescatori del luogo, in passato, la usavano come attracco per le barche, per rifugiarsi proteggendosi dagli assalti dei pirati che imperversavano nel Golfo di Siam o per ripararsi dalle tempeste o ancora semplicemente per riposarsi prima di continuare i loro viaggi. Le cronache storiche raccontano che il 18 giugno 1899 il Re Chulalongkorn (Rama V, 1853-1910) si recò in visita sull’isola di Koh Tao e, a testimonianza del suo passaggio, iscrisse la sua sigla su una grande pietra situata a Jor Por Ror Bay vicino a Sairee Beach. Questo sito, tutt’ora è tenuto in grande considerazione e quasi venerato per questa particolarità.
Fu nel 1933 che Koh Tao diventò un penitenziario di tipo politico, data la sua notevole distanza dalla costa. Rimase come carcere fino al 1947, anno in cui Khuang Aphaiwong, l’allora primo ministro, avanzò la richiesta di amnistia reale nei confronti di tutti i prigionieri dell’isola. Da quel momento Koh Tao cominciò a ripopolarsi. I primi abitanti furono persone provenienti dalla vicina isola di Koh Phangan i quali si trasferirono su Koh Tao e iniziarono a coltivare la terra, che tra l’altro è molto fertile, affiancando all’agricoltura anche la pesca e la raccolta delle noci di cocco. Nel tempo, gradualmente, il numero di abitanti cominciò a crescere con costanza sebbene non sia facilissimo giungervi. Fu alla fine del 1980 e inizio del 1990 che sull’isola iniziarono a vedersi sempre più spesso viaggiatori con sacco a pelo provenienti dall’isola di Koh Phangan, che all’epoca era più frequentata, i quali nel tempo fecero cambiare l’aspetto di Koh Tao trasformandola in una meta di tipo turistico e paradiso degli sportivi.
L’antico nome di “Pula Bardia” attribuito a Koh Tao compariva già in antiche mappe e sembra che l’isola fosse conosciuta anche dai marinai e cartografi europei dell’epoca, facendo risalire la sua prima colonizzazione ai popoli maleo-polinesiani. Le vecchie mappe mostrano una catena di tre isole allineate in direzione nord-sud e situate al largo della costa orientale della penisola malese. La più settentrionale e la più piccola di queste isole è marcata come “P. Bardia” il nome, appunto, che l’isola aveva fino ai primi anni del 1900. Anche l’Edinburgh Gazetteer, o Geographical Dictionary pubblicato nel 1827, menziona l’isola e fornisce la sua posizione geografica. Inoltre nel suo libro del 1852 intitolato “Narrative of a Residence in Siam” Frederick Arthur Neale, l’autore, descrive il popolo e la fauna selvatica di Bardia. Secondo il racconto c’erano fattorie e persino mucche in un villaggio sulla baia che si trova sul lato ovest dell’isola. Il libro include un’illustrazione fantasiosa di “Bardia” che mostra capanne e palme.
L’economia dell’isola è quasi esclusivamente basata sul turismo, in particolare sulle immersioni subacquee che sono estremamente popolari a Koh Tao grazie alla chiara visibilità del mare, ai prezzi economici e alla vasta gamma di vita marina tutta da scoprire ed ammirare. Sono infatti presenti numerose scuole di immersione subacquea e molte associazioni di tipo sportivo che consentono, ai turisti che lo desiderano, di conseguire con facilità e in modo economico gli attestati di immersione OWD (Open Water Diver) un tipo di brevetti per la subacquea rilasciato dalle associazioni locali che fanno addestramento. Le guide turistiche, infatti, promuovono il mare dell’isola dotato di bassi fondali con acqua cristallina e splendide concrezioni coralline, contesto ideale per praticare l’immersione sportiva anche per chi è alle prime armi. La parte interna dell’isola, poi, è un tripudio di vegetazione rigogliosa e incontaminata.
L’isola è un importante terreno fertile per tartarughe embricate e tartarughe verdi. Lo sviluppo del turismo ha avuto un impatto negativo sulla salute di questa terra, ma un programma di allevamento organizzato nel 2004 dalla Royal Thai Navy e KT-DOC, una coalizione di centri locali di immersione subacquea, ha reintrodotto centinaia di tartarughe giovani nell’ecosistema dell’isola.
Chumpon Pinnacle, un sito di immersione a ovest dell’isola è molto gettonato e richiesto dai subacquei alla ricerca di squali balena e squali toro. Tuttavia, a causa del rialzo delle temperature dell’acqua più calde nell’ultimo anno, un gran numero di squali toro è migrato in acque più fredde. L’isola ospita oltre 130 specie di coralli e oltre 223 specie di pesci di barriera appartenenti a ben 53 classificazioni.
Le condizioni di immersione sono migliorate notevolmente negli ultimi anni grazie anche alla formazione professionale continua degli abitanti del posto da parte della comunità subacquea. I danni meteorologici causati da El Niño hanno provocato un riscaldamento delle acque che ha determinato la perdita di una grande quantità di coralli specie quelli poco profondi e vicini all’isola. Da allora, tutti si sono impegnati per ripristinare l’equilibrio dei fondali e la ripresa è stata piuttosto veloce nonostante le difficoltà. Koh Tao ora offre alcune delle migliori immersioni subacquee nel Golfo di Thailandia. Grazie all’aiuto e all’impegno del gruppo di conservazione dell’isola, “Save Koh Tao”, le prospettive ambientali di questo piccolo paradiso stanno migliorando.
Essendo una delle destinazioni subacquee più popolari al mondo, si sta sviluppando una maggiore attenzione sui possibili effetti negativi sulla salute della barriera corallina intorno a Koh Tao causati dalle frequenti immersioni. I fattori naturali combinati con lo sfruttamento eccessivo di alcune aree hanno portato, negli ultimi anni, ad un aumento dell’abbondanza di corallivori come le lumache Drupella e ad una presenza massiva di stelle marine dette “della corona di spine” tutto intorno all’isola. Nel 2012, è stato sviluppato un piano generale a zone con rigide regolamentazioni per la gestione delle aree marine dell’isola, un piano che successivamente è diventato legge locale ma, a dire il vero, gli effetti positivi di una maggiore cura nella gestione di queste aree devono ancora concretizzarsi.
Il turismo e lo sviluppo sull’isola sono cresciuti costantemente negli ultimi decenni, spesso non andando di pari passo con l’adeguamento delle infrastrutture pubbliche.
Koh Tao è uno dei luoghi turistici più popolari della Thailandia al punto che l’afflusso di viaggiatori sta costantemente aumentando. L’isola è ben nota per le immersioni subacquee e lo snorkeling come accennavamo, ma anche per l’escursionismo, l’arrampicata su roccia e il bouldering (arrampicata su massi alti pochi metri senza corda e con materassi per attutire eventuali cadute). Il luogo più popolare per i turisti è Sairee, sulla costa occidentale, che ha una spiaggia di sabbia bianca lunga ben 1,7 km interrotta solo da alcuni enormi massi e una grande quantità di resort e ristoranti di fascia media. Chalok Baan Khao, a sud dell’isola, sta diventando sempre più popolare come alternativa per coloro che desiderano sfuggire alla folla e per rifugiarsi in un’oasi di relax. Un gran numero di massi di granito, sia nelle foreste che sulle spiagge di Koh Tao, attira un numero sempre più crescente di scalatori. Koh Tao ha poco più di 25 siti di immersione da esplorare, con un nutrito elenco di scuole di immersione che insegnano sia corsi PADI che SSI.
Koh Tao è un’isola meno sviluppata di Ko Samui e Ko Phangan, ma è diventata sempre più popolare soprattutto per i backpacker che desiderano ottenere una certificazione subacquea a costi relativamente economici. Negli ultimi due anni i dati demografici dell’isola hanno visto un aumento dell’età dei viaggiatori che scelgono questa meta. Molti dei turisti che hanno visitato l’isola per la prima volta più di dieci anni fa, ora tornano qui in vacanza con le proprie famiglie. Per poter gestire al meglio il flusso di turisti, sull’isola hanno trovato lavoro dai tremila ai cinquemila lavoratori birmani. La maggior parte delle scuole di immersione, dei resort e dei bar dell’isola sono proprietà di una sola famiglia thailandese molto influente.
Il fulcro del flusso turistico di Koh Tao è la spiaggia di Sairee Beach, che rappresenta il cuore dell’isola. Dobbiamo però considerare che la bassa marea fa di Sairee Beach una delle spiagge poco godibili.
Sicuramente la costa sud-orientale presenta maggiori attrattive per gli amanti del mare poiché
le spiagge di Koh Tao più affascinanti e tra le meno frequentate dai turisti sono proprio quelle dislocate su questa parte della costa. Vediamone e caratteristiche.
È la spiaggia più conosciuta e frequentata dai turisti. Si estende per più di un chilometro e mezzo ed è caratterizzata dalla bassa marea.
Anche la spiaggia di Mae Haad si trova sulla costa ovest dell’isola. Nella località c’è il villaggio che porta lo stesso nome dotato di un piccolo porticciolo dove approdano i traghetti e le altre barche. Ad ovest della spiaggia, nel punto dove inizia la strada che porta a Mae Haad troviamo un luogo incantevole, Haad Saal Chao. Si tratta di una sottile lingua di spiaggia dove ci si può rilassare in totale tranquillità godendosi il sole.
Chalok Baan Khao invece si trova a sud ed è considerata la terza spiaggia più famosa dopo Mae Haad e Sairee Beach. L’insenatura si apre su uno splendido panorama ma anche in questo caso abbiamo un fondale molto basso e quindi gli appassionati di nuoto e immersione devono spostarsi verso altre spiagge limitrofe. Se si prosegue seguendo la costa, anche a piedi, si possono raggiungere altre incantevoli spiagge.
È la spiaggia più grande di Koh Tao, conosciuta come “Shark Bay”, un concentrato di bellezze naturali impreziosite dal clima tropicale. Dal versante orientale dell’isola si possono ammirare dei panorami mozzafiato. Il turista che sceglie Koh Tao per le proprie vacanze non può non visitare questa spiaggia i cui fondali cristallini sono perfetti per lo snorkeling. È tra le spiagge più eleganti ed estese di Koh Tao, affascinante nella sua forma a mezza luna, con la finissima sabbia bianca e il mare cristallino. Il litorale è calmo e silenzioso, visitato da piccole scimmie che si affacciano sulla spiaggia. Un luogo ideale per riposare e ricaricarsi. Il nome attribuito alla spiaggia “Shark Bay” deriva dal fatto che nelle acque vicino alla scogliera si sono installati tantissimi piccoli squali. Gli appassionati dello snorkeling potranno osservare queste maestose creature avvicinandosi a nuoto spingendosi poco fuori dalla baia. Sono assolutamente inoffensivi e molto timidi dunque per ammirarli basterà restare fermi e a distanza per non impaurirli. Nei pressi ci sono altre due piccole spiagge Ao Taa Toh Beach e Freedom Brach molto suggestive e che si possono raggiungere anche a piedi.
Questa spiaggia ha dimensioni più contenute e si presta magnificamente per rilassarsi al sole e praticare snorkeling ma anche kayak per gli appassionati di questo sport. Anche qui potrete ammirare sabbia bianca e mare azzurro intenso. La spiaggia è poco frequentata e dotata di resort e ristoranti se il turista desidera fermarsi qui per un soggiorno più lungo.
Anche Tanote Bay si trova sulla costa orientale di Koh Tao. È circondata da alte colline verdeggianti e grandi rocce tra cui una collocata proprio nel mezzo della baia, molto nota perché i turisti la utilizzano per fare il “salto dalla roccia”. Tutti gli edifici di Tanote Bay si trovano ad una certa distanza dal mare, quindi c’è una vasta area destinata a spiaggia, ideale per prendere il sole, praticare giochi da spiaggia o fare un picnic. Offre privacy, ma non molta ombra. Questa parte dell’isola è un buon punto per ammirare l’alba, sempre un bel modo per iniziare la giornata. Lo snorkeling è eccellente qui con una grande varietà di coralli e alcuni pesci abbastanza grandi che possono essere visti a pochi metri dal bagnasciuga. I kayak sono disponibili e da qui si può andare alla baia isolata e incontaminata di Laem Thian che è inaccessibile in auto. Questa meta è ottima idea per una gita che copra l’intera giornata all’insegna del relax. Anche la parte montuosa alle spalle di Tanote Bay è interessante da esplorare. È possibile fare escursioni e godere di punti panoramici mozzafiato a soli trenta minuti di distanza. Dal punto panoramico della costa occidentale è possibile continuare l’escursione nella natura rigogliosa giungendo fino alla città di Sairee o a Laem Thian.
Le moto sono la principale forma di trasporto dell’isola, tuttavia i visitatori sono invitati a guidare responsabilmente e con molta attenzione in quanto le moto sono la principale causa di piccoli incidenti per i turisti nella zona. Vediamo brevemente quali altri mezzi di trasporto sono disponibili.
Vi sono diverse compagnie di traghetti: Lomprayah, Seatran e Songserm. Tutte servono la linea per Koh Tao da:
Tutti i traghetti attraccano a Ban Mae Haad. I tempi di percorrenza varieranno in base ai diversi tipi di imbarcazioni utilizzate dalle diverse compagnie di traghetti.
Koh Tao non è dotata di un aeroporto, ma i collegamenti con catamarani ad alta velocità e traghetti sono disponibili in ben tre aeroporti esterni:
I servizi ferroviari sono disponibili per Chumphon, dove sono utilizzabili traghetti.
Il meteo Koh Tao è più o meno stabile tutto l’anno, ed è caratterizzato da un clima di tipo tropicale. L’escursione termica durante il giorno non è molto marcata.
Per visitarla ci sono diversi periodi tra i quali scegliere:
I mesi di aprile a maggio sono i più caldi dell’anno. Le temperature di giorno raggiungono i 34/35 gradi.
In genere le piogge più frequenti si verificano a novembre e a dicembre, dunque il periodo migliore per visitare e trascorrere un periodo di vacanza a Koh Tao è quello che comprende i mesi tra febbraio e settembre.
Oggi l’isola di Koh Tao viene visitata da ben 250.000 visitatori ogni anno. Quest’isola è considerata un vero e proprio paradiso dagli appassionati delle immersioni subacquee che vi si recano da ogni parte del globo. Ma Koh Tao non è solo questo: le sue meraviglie naturali, le spiagge rilassanti e la perfetta accoglienza delle strutture che costellano l’isola, ne fanno un vero paradiso per ritemprare corpo e spirito.
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