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La pagoda Phaung Daw Oo (anche nota come Hpaung Daw U o Hpaung Daw Oo) è uno dei siti buddisti più famosi del Myanmar (prima Birmania), situata sulle rive del lago Inle, nello stato di Shan. Il lago Inle è il più importante del Myanmar e del buddhismo, ma è anche uno dei luoghi più caratteristici e suggestivi del paese.
Il popolo Intha ha imparato a vivere in perfetta simbiosi con l’acqua, spostandosi esclusivamente in canoa, coltivando orti galleggianti e vivendo in abitazioni realizzate in bambù su palafitte. Qui il tempo scorre più lento e tanti antichi mestieri ancora sopravvivono, non solo nel settore agricolo e ittico, che sono le specialità locali, ma anche nella lavorazione del metallo, fatto ancora a mano da alcuni sapienti artigiani, o nella produzione tessile, con tecniche di colorazione artigianale. Tipica di questa area è la produzione di stoffa ricavata dagli steli dei fiori di loto.
La pagoda Phaung Daw Oo ospita 5 piccole statue di Buddha risalenti al XII secolo, che nel corso dei secoli sono state ricoperte, in segno di venerazione, da così tante foglie d’oro, che la loro forma originaria non è più riconoscibile. L’eccessiva copertura delle statue deve essere recente e lo testimoniano alcune fotografie esposte nella pagoda, che mostrano le immagini nella loro forma originaria. Sebbene il monastero sia aperto a tutti, solo agli uomini è concesso di applicare le foglie d’oro sulle sacre effigi. Un’altra usanza dei pellegrini è quella avvolgere una stola o “thingan” attorno ad uno dei Buddha e poi riportarla a casa per esporla sul proprio altare come segno di rispetto per Buddha ed i suoi insegnamenti. Le statue hanno diverse altezze, che variano dai 20 ai 50 cm circa, e sono molto pesanti. Si crede che siano state portate qui da re Alaungsithu (1112/13 – 1167).
Ogni anno nel mese birmano di Thadingyut (tra settembre e ottobre) si celebra un festival di 18 giorni, durante il quale 4 delle 5 statue di Buddha vengono trasportate lungo il lago Inle a bordo di una ricostruzione du un’antica chiatta reale a forma di uccello Karaweik (frequente nella mitologia buddista e caratterizzato da un canto melodioso) ed anch’essa dorata. La chiatta ospita anche le maggiori autorità religiose del Myanmar.
Nonostante il festival risalga al XVIII secolo, è solo dal 1965 che una delle statue resta sempre nella pagoda Phaung Daw Oo: pare che quell’anno, durante il festival, la barca su cui viaggiavano le 5 statue si capovolgesse a causa del forte vento, facendole cadere nel lago. Dopo lunghe ricerche ne furono ritrovate solo 4, ma una volta tornati alla pagoda di Phaung Daw Oo la quinta era miracolosamente già lì. Da allora una delle 5 statue resta sempre nella pagoda Phaung Daw Oo. La chiatta riccamente decorata è accompagnata da tante canoe dalla forma allungata e agghindate per l’occasione (alcune governate da squadre di 100 rematori). Le canoe si muovono all’unisono, creando una processione molto suggestiva. Sulle sponde del lago, invece, comincia la festa e si assiste ad un tripudio di folla e colori. La barca fa tappa nei 14 villaggi principali del lago e le statue sacre trascorrono la notte nel monastero del luogo.
Il festival prevede danze e competizioni navali tra i vari villaggi del lago, ma soprattutto permette di scoprire la vera essenza del Myanmar, con la sua cultura antica ed affascinante. È uno dei più grandi e attesi festival buddisti dell’anno.
Il culmine del festival coincide con l’arrivo delle statue nella città di Nyaung Shwe, dove si riuniscono folle di pellegrini provenienti da tutte le regioni vicine, pronte a porgere i loro rispetti alle immagini di Buddha. Fino agli anni ’60 il Saopha (titolo nobiliare) della città aveva il compito di accogliere le state e guidarle in una processione che giungeva fino a palazzo, dove sarebbero rimaste per alcune ore in una sala di preghiera aperta al pubblico. Solo successivamente le statue venivano portate nel tempio principale della città. Dalla metà degli anni ’60 le immagini non fanno più sosta nel palazzo, ma vengono portate direttamente nel tempio, accolte dai più alti ufficiali del governo.
Conscious Journeys in occasione del festival della Pagoda Phaung Daw Oo, propone sempre partenze per la Birmania, e farvi vivere la magia del lago Inle durante questo periodo specialmente suggestivo. La tappa al lago Inle è presente in tutti i tour e potrete scegliere tra Essenza della Birmania, Birmania: trekking, tribù e templi e Il meglio del Myanmar, infatti durante un viaggio in Birmania, il lago è sicuramente una delle tappe obbligate e imperdibili per la sua unicità.
Il tour Essenza della Birmania dura 9 giorni e condensa le tappe più importanti del paese, per offrire un viaggio breve ma intenso e indimenticabile. Si scoprirà Mandalay, ultima capitale della dinastia Konbaung, e le antiche città reali di Amarapura e Ava (Inwa); non può mancare la visita a Bagan e all’omonima valle costellata di pagode e templi antichissimi; dopo il pittoresco lago Inle il viaggio terminerà a Yangon, con la celeberrima pagoda Shwedagon.
Accanto ai luoghi ed alle attrazioni, non mancheranno gli incontri con le popolazioni locali: in particolare gli abitanti del villaggio dell’isola di Kyun Thiri e la popolazione Intha del lago Inle, che ha legato la sua vita all’ambiente acquatico del lago e vive in totale simbiosi con esso. A Yangon si scoprirà l’iniziativa di Pomelo, che coinvolge piccoli produttori, famiglie e lavoratori emarginati per inserirli nel circuito del commercio equo e solidale e permettergli di mantenersi attraverso il lavoro artigianale.
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