- by Conscious Journeys
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Durante un viaggio in Birmania non dovrebbe mai mancare una visita al lago Inle, il lago di acqua dolce più famoso del paese. I suoi colorati mercati, il fascino delle popolazioni stanziate sulle sue rive e le bellezze paesaggistiche lo rendono un luogo da non perdere.
Il lago Inle, o Inle lake, è situato nell’altipiano Shan, nella zona centrorientale della Birmania (ora Myanmar), ad un’altitudine di quasi mille metri. È il secondo lago del paese per dimensioni ed ha una profondità media che oscilla di molto tra inverno ed estate. Il periodo migliore per visitarlo va da settembre ad ottobre, quando c’è il festival Phaung Daw U, che dura circa 3 settimane ed è seguito dal festival Thadingyut. È famosa la gara delle barche che si tiene nel lago. Il lago Inle è divenuto una importante attrazione turistica, ma le sue ampie dimensioni permettono di visitarlo in totale tranquillità, evitando problemi di eccessivo affollamento.
L’altopiano prende il nome dalla popolazione Shan, che rappresenta il secondo gruppo etnico del paese dopo i Bamar. La Birmania è culturalmente molto variegata, con tante popolazioni minori, ognuna con un proprio dialetto, in particolare la popolazione Intha (il cui nome significa proprio ‘figli del lago’), che vive da sempre solcando il lago Inle, parla un dialetto molto arcaico. Questo gruppo etnico conta ad oggi circa 80 mila persone, che vivono in villaggi di palafitte. Gli spostamenti avvengono per lo più in acqua, utilizzando sottili canoe a remi o piccole barche a motore. Vivono principalmente in 4 centri e la loro vita è in perfetta simbiosi con il lago e ciò che offre, vivono di pesca e hanno saputo creare degli orti galleggianti su cui coltivano ortaggi e verdure. Fissati al fondale con pali di bambù, questi orti seguono le oscillazioni del livello del lago in ogni stagione. I pescatori Intha hanno uno stile molto originale: remano tenendo il remo appoggiato su una gamba e restando in equilibrio sull’altra. In questo modo hanno una visuale migliore e riescono a muoversi più agevolmente tra la vegetazione galleggiante e a manovrare meglio le nasse. Tale tecnica è tipica degli uomini, mentre le donne remano sedute. Il lago è molto ricco di pesci, se ne trovano centinaia di specie, di cui 9 sono endemiche e non si trovano altrove. Ogni 5 giorni, seguendo il calendario buddhista, si tiene un mercato galleggiante in uno dei vari villaggi che sorgono attorno al lago. Per un turista è un’occasione da non perdere: gremiti di gente, sono molto colorati e vivaci. Si trovano tante attività e bancarelle, dai ristoranti ai barbieri, dalla vendita di abiti e tessuti, a quella di spezie, polli e attrezzi da lavoro.
Gli spostamenti per scoprire il lago e i dintorni sono facili, si possono affittare bici o accordarsi con la gente del luogo per un passaggio in barca. Da non perdere il sito archeologico di Shwe Inn Thein: centinaia di stupe e templi costruite tra il trecento ed il settecento, alcune restaurate ed altre invece in rovina, ma il fascino del luogo è incredibile.
Nel giugno 2015 il lago Inle è stato il primo luogo della Birmania prescelto per il World Network of Biosphere Reserves dell’UNESCO, che consiste in una selezione di aree in tutto il mondo mirata a dimostrare la possibilità di relazioni equilibrate tra uomo e natura, al fine di preservarle ed incoraggiare uno sviluppo sostenibile. Dal 2017 fa parte di questo network anche il lago Indawgyi.
Conscious Journeys ha inserito una tappa al lago Inle in entrambi i tour continentali in Myanmar Birmania: trekking, tribù e templi e Il meglio del Myanmar. Potrete godervi i meravigliosi paesaggi del lago, scoprire stili di vita e tradizioni delle popolazioni che lo abitano da secoli, assaporare piatti tipici ed immergervi nella vivace atmosfera locale.
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