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Durante il vostro viaggio in Birmania, una delle tappe obbligate, e luogo tra i più suggestivi che il Myanmar abbia da offrire, sarà indiscutibilmente la valle dei templi di Bagan.
Un luogo magico, con un’atmosfera indescrivibile, divenuto a Luglio 2019 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO come bene da tutelare e preservare, per la sua enorme importanza religiosa e culturale, a rischio continuo di crolli.
Bagan è una delle aree più sacre della Birmania e di tutta l’Asia in generale.
È incredibile che si tratti di una verde pianura di soli 40 km quadrati, in cui i sovrani birmani hanno costruito nell’arco di 250 anni, tra l’XI e il XII secolo, circa 13.000 templi di varie dimensioni. Un lembo di terra così piccolo, con una enorme vastità di tesori. Si calcola che attualmente solo 2.500 templi siano ancora in piedi, e sono sotto controllo per cercare di tutelarli.
Il Regno di Pagan fu il primo regno a unificare tutte le regioni che successivamente avrebbero costituito l’odierna Birmania. La capitale era Pagan, (attualmente Bagan), situata nella parte centro-occidentale del nord della Birmania.
I birmani, provenienti probabilmente dal Regno di Nanzhao, penetrarono gradualmente nella valle dell’Irrawaddy, fino ad allora sotto il controllo dei Pyu. I loro insediamenti risalgono al IX secolo e tra questi vi fu Pagan, fondata tra l’849 e l’876.
Inscrizioni riguardanti i primi sovrani del regno di Pagan risalgono al 956. I più antichi scritti riguardanti Pagan sono gli annali cinesi della dinastia Song, che documentano come, in quegli anni, gli inviati della corte birmana giunsero a palazzo nella capitale dei Song Bianjing. Il nome Pagan compare in diverse inscrizioni Cham e Mon, rispettivamente del 1050 e del 1093.
Per oltre 200 anni, il Paese si espanse sulla valle dell’Irrawaddy assorbendo le vicine regioni, in particolar modo durante il regno di Anawrahta, attorno alla metà dell’XI secolo e i sovrani di Pagan posero dunque le basi per l’unificazione culturale, etnica e religiosa birmana.
La valle di Bagan in Birmania
Situata sulle rive del fiume Irrawaddy (Ayeyarwady) a Bagan c’è la più alta concentrazione di templi buddisti, pagode e stupe del mondo.
L’architettura di ogni tempio ha un importante significato per il Buddismo. Qui non si può fare altro che fermarsi ad ammirare, in silenzio, la storia antica che riprende vita sotto i raggi del sole che la illumina da secoli. Bisogna respirarla, assorbirla, lasciarsi avvolgere.
Il duro lavoro e la profonda devozione degli uomini che hanno edificato le migliaia di templi e stupe sono ancora tangibili.
Non essendo protetti dal vento, i templi vengono levigati dalle particelle di sabbia, che erodendo i rivestimenti di stucco scoprono i mattoni rossi e che prendono sfumature dorate quando sono illuminate dalla luce del sole all’alba e al tramonto. A Bagan si fa a gara ogni giorno per riuscire ad accaparrarsi il posto migliore da dove contemplare questo meraviglioso spettacolo che da solo vale il viaggio in Birmania.
Nonostante la valle di Bagan sia uno dei luoghi più turistici del paese, è importante ricordare che è principalmente un luogo sacro e spirituale e quindi come tale va rispettato, facendo attenzione a dove si cammina, e che qualunque mattone, anche qualcuno caduto a causa di un terremoto o di semplice instabilità, ha un valore religioso.
Lo spettacolo dei templi di Bagan è unico e suggestivo, una completa immersione nella storia della Birmania, nella sua cultura e profonda spiritualità.
Tiziano Terzani ha scritto una volta che Bagan è uno di quei luoghi che “ti rende fiero di appartenere alla razza umana”.
È un luogo commovente, dove entrare in contatto con l’Umanità e la sua grandezza. La valle dei templi di Bagan è costellata da migliaia di templi ed affascina per la sua maestosità.
Qui il tempo si è fermato, per preservare questi templi così simili tra loro ma tutti significativamente differenti. Immobili testimoni di un’epoca che fu, protetti nel loro austero isolamento che gli conferisce un incanto mistico ed ineguagliabile.
È il testamento più solenne della profonda religiosità della popolazione e dei governanti del Myanmar.
Tempio di Bagan
Bagan è suddivisa in tre zone principali:
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La maggior parte dei templi si trova nella zona vecchia di Bagan. Qui troverete sparsi tra la piana settentrionale e quella centrale i templi più significativi, come l’Ananda Patho, il Nagayon, l’Abeyadana Pahto o il Thatbynnyu Pahto.
New Bagan è invece più vicina ai templi della piana meridionale e vicino al villaggio di Myinkaba, dove si trovano numerosi laboratori artigianali specializzati nella produzione della lacca, uno dei prodotti più tipici della Birmania.
Nyanung U si trova invece qualche chilometro a est di Old Bagan, dove si trovano i templi minori, ma che sono comunque meritevoli di una visita, tra questi c’è l’imponente Shwezigon Paya.
Nella valle di Bagan si contano migliaia di stupa e pagode buddhiste, molto variegate tra loro, diverse per tipologia, dimensioni e grado di conservazione.
I templi principali di Bagan sono:
La Birmania è una terra ancora poco esplorata, a causa delle sue complesse vicende storico-politiche. Questo isolamento forzato ha fatto sì che la Birmania, ora Myanmar, si preservasse in purezza, tenendo a distanza il rischio di occidentalizzazione. In questo mondo moderno in cui tutto si somiglia, visitare una terra così straordinaria è un’esperienza preziosa.
Conscious Journeys vi offre tre diversi tour in Birmania:
I viaggi hanno differenti sensi di marcia, il primo ed il terzo partono da Mandalay fino a giungere a Yangon, mentre il secondo segue il percorso inverso ed aggiunge delle escursioni di trekking.
La valle dei templi di Bagan è naturalmente presente in tutte e tre le nostre proposte, così come la visita al pittoresco Inle Lake ed al villaggio di Hta Nee La Let.
Qualunque tour scegliate, il vostro viaggio a Bagan sarà un’esperienza indimenticabile.
Bagan si trova nella zona più arida della Birmania e la temperatura media è piuttosto alta per tutto il periodo dell’anno, raggiungendo delle temperature che oscillano dai 30 ai 37 °C (il picco massimo ad aprile) e le minime che variano dai 25 a 18 °C (temperatura minima a gennaio). I monti Arakan che circondano la valle di Bagan la proteggono dai violenti monsoni.
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