- by Conscious Journeys
- Filed under Bhutan.
Thimphu divenne la capitale del Bhutan nel 1961, sostituendo la città di Punakha. Situata nella zona centro-occidentale del Bhutan, Thimphu ne è anche il maggior centro abitato, con una popolazione di circa 80.000 persone. È la terza città più alta del mondo, sorgendo tra i 2200 e i 2700 metri di altitudine. Nonostante Thimphu sia una capitale, non è servita da un aeroporto, il più vicino è quello di Paro a circa 50km di distanza. La sede del governo è ospitata nel monastero Tashichoedzong, risalente al XIII secolo, che sorge a Nord di Thimphu. L’intero paese basa la sua economia principalmente sulla’agricoltura, con coltivazioni di riso, frumento, mais e patate, ma anche allevamento, settore tessile e artigianato giocano un ruolo importante. Per quanto riguarda il turismo, è solo dal 1974 che il Bhutanha aperto le frontiere ed ancora oggi gli ingressi nel paese sono strettamente controllati. Il Bhutan è l’unico paese al mondo ad approcciare allo sviluppo in termini di ‘Felicità Interna Lorda’. Fu il re Jigme Singye Wangchuck a proporlo negli anni settanta e da allora questo è il principio guida dello sviluppo bhutanese. Il benessere spirituale e materiale degli abitanti, il loro standard di vita, la salvaguardia delle tradizioni e della cultura del Bhutan diventano così i cardini del progresso. La felicità delle persone, non la crescita economica, è al centro dei piani di sviluppo.
Ruolo decisivo è svolto dalla religione: la scuola di Drukpa, ramo del Buddhismo Tibetano e parte del Buddhismo Mahayana, è la religione di stato. Il ruolo che il Buddhismo ha rivestito sia nella storia che nello sviluppo della società è stato cruciale. Ancora oggi i monaci hanno un grande peso sociale e fino a pochi decenni fa l’istruzione era impartita solo nei monasteri. Inoltre anche la politica del paese agisce nel rispetto dei valori religiosi. Nelle zone meridionali del Bhutan, invece, la fede dominante è l’Induismo.
Per il Buddhismo il rispetto e la salvaguardia della natura sono aspetti fondamentali, esso afferma il dovere di non nuocere né a piante né ad animali e i Bhutanesi seguono fedelmente tale regola. Infatti ci sono leggi che assicurano che almeno il 60% della superficie del paese sia occupato da foreste e regolamentano la deforestazione, inoltre le punizioni per chi taglia gli alberi senza averne il permesso sono molto severe e le guardie forestali sono sempre all’erta. Grazie a ciò la biodiversità del Bhutan è ancora oggi ricchissima e molte specie estinte nei paesi confinanti, hanno trovato qui un prezioso rifugio.
Il Bhutan merita una menzione speciale per la sua strenua resistenza alla globalizzazione: nel rispetto della natura e delle architetture tradizionali, nel preservare gelosamente la sua cultura e la sua storia, questo è uno dei paesi al mondo più incontaminati. Appena entrati in Bhutan si rallenta, ci si scrolla di dosso la fretta dell’irrefrenabile progresso che ci convince che l’unica via disponibile sia quella in cui ci sta dirigendo, che si ha bisogno di tante cose per essere felici e che l’avere conta quanto o più dell’essere. Il Bhutan è l’antidoto a tutto ciò. In Bhutan le persone sono ancora al centro della società e dello sviluppo, ma non in termini di forza lavoro o di clienti, ma di individui costituiti da necessità materiali e spirituali, che qui sono considerate ugualmente importanti. Spesso si crede che essere felici con poco, voglia dire vivere di rinunce, al contrario capire di cosa si abbia davvero bisogno e smettere di bramare anche ciò che è superfluo è la strada per la serenità.
I viaggi in Bhutan proposti da Conscious Journeys, in quanto tour operator di turismo consapevole, vogliono mostrarvi questo paese unico nel pieno rispetto della cultura e della biodiversità bhutanesi. Si può scegliere tra tre diversi itinerari. Il primo itinerario Bhutan: il regno del Dragone Tuonante, vi condurrà nei luoghi più sacri del paese, immergendovi nella sua profonda spiritualità, nella sua atmosfera eterea di serenità e pace, che dà l’impressione di poter entrare in contatto con il divino che c’è nel mondo. Questo tour partirà proprio dalla capitale Bhutan, Thimphu: qui oltre al giro turistico della città e alla visita della più alta statua di Buddha Dordenma, entrerete nelle aule della Choki Traditional Art School (CTAS), una particolare scuola d’arte molto attiva nel sociale che ha come obiettivo quello di preservare l’arte e l’artigianato tradizionali, insegnandoli ai giovani affinché possano da un lato salvaguardare antiche arti che rischiano di andare perdute e dall’altro trarne sostentamento. L’istruzione, il vitto e l’alloggio sono gratuiti per i giovani che non possono permetterseli. Anche il Voluntary Artists’ Studio (VAST), una ONG nata nel 1998, si occupa di sostenere i giovani talenti e di insegnare loro ad usare l’arte in maniera produttiva e socialmente utile. Quelle che scoprirete a Thimphu sono solo alcune delle tante organizzazioni che operano in Bhutan. Non potrebbe mancare la visita al monastero di Taktsang, ‘la tana della Tigre’; qui il Guru Rimpoche giunse nel VII secolo, in groppa ad una fiammeggiante tigre volante, e lo consacrò. Oltre a Thimphu, scoprirete altre importanti città come Paro e l’antica capitale, Punakha, e visiterete tanti templi e monasteri. Il secondo itinerario Sikkim e Bhutan, unisce ad i luoghi sacri del Bhutan, quelli della regione indiana del Sikkim, situata alle pendici dell’Himalaya ed anch’essa ricca di una incredibile biodiversità.
L’ultimo itinerario, dedicato a chi ha meno tempo a disposizione è L’essenza del Bhutan che con soli 8 giorni ve ne mostrerà l’essenza spirituale e paesaggistica.
La visita di Thimphu è prevista in tutti e tre gli itinerari e crediamo che la migliore occasione per farlo sia durante il festival di Thimphu, forse il più importante del paese, dove all’interno dell’imponente Dzong uomini in maschera sfilano con danze tipiche e tradizionali. Al festival partecipano molti bhutanesi, e quindi quale migliore occasione per addentrarsi nella vita reale del popolo bhutanese se non vivere con loro un momento così intenso.
Come in tutti i suoi viaggi solidali, Conscious Journeys dà una grande rilevanza al contatto diretto con gli abitanti del luogo, per garantire un’esperienza quanto più autentica possibile. Gli incontri con i piccoli villaggi e la loro tranquilla quotidianità, che il mondo del progresso ha dimenticato, con le associazioni come VAST e CTAS a Thimphu, che si battono per migliorare la società, affinchè non esistano soggetti svantaggiati, e per preservare la cultura del Bhutan, ci ricordano che un altro approccio al turismo è possibile, che privilegiare le piccole realtà, le strutture locali rispettose delle architetture tradizionali e dell’ambiente, i luoghi meno noti ma anche meno artificiali, sono tutte scelte che ripagano, regalandovi un soggiorno a tutto tondo, che vi farà sentire a casa ovunque voi siate, perché conoscerete davvero il luogo che vi ospita.
Lascia un Commento