- by Conscious Journeys
- Filed under Thailandia.
Le Isole Surin sono un arcipelago di 5 isole (Ko Surin Nua, Ko Surin Tai, Ko Kai, Ko Ri e Ko Klang), piccoli paradisi tropicali incontaminati che ancora resistono al turismo di massa, situate nel mare delle Andamane e parte dei territori thailandesi. Scoperte all’inizio degli anni ’70 e per questo ancora oggi selvagge e poco visitate, sono situate a 130 km a Nord di Phuket e a 55 km dalla costa thailandese, occupando la zona più remota del Mare delle Andamane e offrendo meraviglie naturali incredibili. Sembra impossibile che ancora oggi, nel 2018, ci siano aree del pianeta che non siano state intaccate nel tempo, ma queste isole Thailandia si sono miracolosamente salvate dall’invasione della modernità e del turismo, restando quasi vergini e disabitate, anche grazie alla decisione del governo thailandese di farne un’area protetta. Dal 1981 infatti le isole sono area protetta, facendo parte del Parco Nazionale di Ko Surin, che ha due siti principali e si occupa della gestione dei flussi turistici sulle isole. Dei circa 140 mila kmq di Parco Nazionale, ben l’80% è oceano. Abitate solo dai ranger del parco nazionale e dai Moken, un’antica popolazione che vive da sempre in simbiosi con il mare, le isole sono aperte ai turisti solo dal 15 novembre al 30 Aprile, quando non sono colpite dai monsoni. Le sistemazioni sono offerte dal Parco Nazionale e si tratta di bungalow o tende sulla spiaggia, che garantiscono il minimo impatto ambientale e un’esperienza autentica a contatto con la natura.
Delle Isole Surin, le più grandi sono Koh Surin Nua (Surin settentrionale) e Koh Surin Tai (Surin meridionale), mentre quelle minori sembrano gemme che spuntano dalle acque cristalline. È uno dei più bei siti di snorkeling della Thailandia e del mondo, con vaste e bellissime barriere coralline, splendidi fondali e acque trasparenti, ma anche giungla primordiale, foreste di mangrovie e ampie spiagge bianche. Qui si trova il Richelieu Rock, rinomato come uno dei luoghi di immersione migliori del mondo, ma le acque attorno alle Isole Surin offrono tantissime alternative, sia per principianti che per i più esperti, sia per i diver che per gli amanti dello snorkeling.
I Moken, anche chiamati Chao Ley (in thailandese “cittadini del mare”) o “zingari del mare”, vivono dal largo della costa sud della Birmania fino alle Isole Surin, vicine alle coste occidentali della Thailandia e hanno imparato ad adattare la loro intera vita all’habitat marino e spesso vivono e lavorano sulle loro “Kabang”, le tradizionali imbarcazioni ricavate da un unico pezzo di legno. Restano sulla terra ferma solo durante il periodo dei monsoni. Le loro abitazioni sono su palafitte direttamente sulle spiagge e vivono principalmente di pesca e raccolta di molluschi, ostriche da barattare ogni giorno con commercianti cinesi e malesi. È incredibile che una cultura così antica sia riuscita a preservarsi quasi intatta fino ad oggi, mantenendo il loro stile di vita, gli usi, i costumi e le tradizioni. Sono una popolazione animista ed hanno un grande rispetto per l’ambiente e le risorse naturali; le loro conoscenze riguardo la flora e fauna locali risultano fondamentali per preservare al meglio questi luoghi. Vivono essenzialmente di pesca e raccolta di prodotti marini, ma anche di caccia e coltivazione. Grazie alla vita in simbiosi con il mare hanno sviluppato capacità incredibili nelle immersioni e una ricerca di un’università svedese ha provato che la visibilità subacquea dei bambini Moken è doppia rispetto a quella dei bambini europei.
Purtroppo nel corso del tempo, sebbene i Moken siano sempre stati pacifici, sono stati sfruttati e sottomessi dai diversi dominatori della regione. Dagli anni 2000 in molti hanno scelto di abbandonare la vita nomade e integrarsi nelle società birmana e thailandese. Ciò anche a causa del sempre maggiore sfruttamento delle risorse marine, da parte delle grandi compagnie, che tagliano fuori dal mercato le piccole realtà. In un mondo sempre più globale, ma separato da precisi confini, lo stile di vita nomade dei Moken non è ben visto dai governi, che vorrebbero avere un maggiore controllo anche su di loro. Oltre ad un santuario della natura le Isole Surin Thailandia acquistano, dunque, anche un valore incalcolabile in quanto dimora scelta da questa popolazione antica e affascinante, che dovrebbe essere preservata e protetta come qualcosa di unico e prezioso, parte del patrimonio culturale del nostro pianeta.
Conscious Journeys vi conduce alla scoperta delle meravigliose Isole Surin in due dei tre tour dedicati alla Thailandia, Crociera nel mare delle Andamane e cultura Moken e I tesori nascosti della Thailandia, o in un’estensione di viaggio dedicata. Durante i tour si visiteranno le isole Surin e si potranno fare immersioni per ammirare la ricchezza dei fondali e della barriera corallina, ma si potrà anche incontrare la popolazione Moken, visitarne un villaggio e farsi guidare durante un tour nella foresta, per scoprire come ne sfruttano le risorse per ottenere erbe medicinali, piante edibili, materiali per le costruzioni ecc. Inoltre, i ricavi dei viaggi sono devoluti al Fondo per la comunità Moken, che supporta l’intera comunità attraverso cure mediche e assistenza agli anziani.
I due itinerari citati, seguono percorsi quasi del tutto differenti, ma entrambi comprendono, oltre all’incontro con i Moken, escursioni nella foresta; possibilità di fare immersioni o snorkeling; pasti tipici per esplorare la cucina thailandese, rinomata in tutto il mondo; visite guidate presso templi e pagode, per comprendere meglio la cultura locale; ed ovviamente non mancherà il tempo per godersi il mare e le spiagge, per rilassarsi ed ammirare questi splendidi paradisi tropicali. Come sempre, Conscious Journeys propone viaggi a tutto tondo, per immergere completamente i viaggiatori nella cultura del luogo e per rendere l’esperienza quanto più pregna e significativa possibile. La Thailandia è già una famosa meta turistica, ma con Conscious Journeys ne vedrete dei lati che difficilmente altri possono mostrare ed uno di questi sono proprio le Isole Surin.
Lascia un Commento