- by Conscious Journeys
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I tour di Conscious Journeys sono anche l’occasione per vivere una delle tradizioni più caratteristiche dell’India, il Festival di Holi o “festa dei colori”, la festa indiana più famosa al mondo, cui i turisti possono partecipare visitando nel periodo più adatto una delle mete incluse nei tour dell’India disponibili sul nostro sito. Scopriamo quindi insieme in cosa consiste questa tradizione “colorata” e profondamente significativa del continente indiano.
Il Festival di Holi, o Festa dei Colori, è un evento importante che si svolge ogni anno nell’intera India e nasce come celebrazione della rinascita interiore dell’uomo. È un inno alla gioia dove si abbandona ogni dolore e afflizione per abbracciare la vita in tutta la sua bellezza. Si tratta di una delle feste più colorate e vivaci del paese dove ciascuno dei partecipanti può e deve liberarsi da qualunque costrizione, e in effetti l’euforia generale dell’evento ammorbidisce i blocchi e i condizionamenti. Seguendo il ritmo della musica, polveri colorate mescolate all’acqua vengono gettate sulla folla che festeggia cantando e ballando per le strade.
La prima precisazione da fare è quella sul nome di questo importante evento. Si scrive infatti “Holi” e non “Holy” come si potrebbe erroneamente supporre, infatti il termine non è la traduzione dell’inglese “santo” (Holy), bensì un termine che, come vedremo fra poco, è associato all’atto di “bruciare” qualcosa di malvagio. La conferma di questa distinzione, infatti, ci arriva proprio dalla modalità con cui iniziano i riti della festa, ovvero l’accensione di un grande falò nel giorno della prima luna piena di Marzo. Con questo rito si vuole, in senso allegorico, bruciare, distruggere ogni forma di male, infatti il termine Holi deriva dal nome “Holika”, associato a un demone femminile dell’antica tradizione induista e che richiama un’arcaica cerimonia indù, in cui si festeggiava la sconfitta del male da parte del bene, la fine della stagione invernale e l’ingresso della Terra nel periodo fecondo della primavera. Ma vediamo meglio l’origine della leggenda.
Il festival di Holi è un evento fortemente religioso. Secondo la tradizione indù, questo rituale avrebbe le sue radici in un episodio cruento che narra di una diatriba tra padre e figlio. La leggenda infatti dice che il demone Hiranyakashyap si alleò con la propria sorella Holika, anche lei un demone noto per il suo potere sul fuoco, per annientare e uccidere il proprio figlio Prahlad, utilizzando un rogo in cui Holika avrebbe tenuto con sé il ragazzo. Il motivo per cui il padre odiava tanto Prahlad era che questi si dichiarava fedele al dio Vishnu, piuttosto che onorare suo padre, a sua volta divinità immortale, una fedeltà che aveva permesso al giovane di sopravvivere a un precedente tentativo di ucciderlo per mezzo di serpenti velenosi. Nonostante la crudeltà del padre, anche il secondo piano per uccidere Prahlad fallì, ancora una volta grazie alla protezione dello stesso Vishnu, mentre Holika, la zia, finì bruciata sul rogo nonostante avesse notoriamente dei poteri che le permettevano di sopravvivere alle fiamme. Esiste, inoltre, anche un’altra narrazione, molto più leggera e spensierata, in questo legata al motivo per cui questa cerimonia si chiami anche “Festa dei Colori” in relazione alla seconda fase della celebrazione. Si narra che Krishna, ossia una delle emanazioni della divinità indù, si divertisse a importunare le giovani ragazze, gettando loro addosso un misto di acqua e colori. È così che, nel tempo, questa tradizione è stata trasformata in cerimonia religiosa.
Il festival Holi dura, come dicevamo, due giorni e, nello specifico, una sola notte e tutto il giorno successivo. Non si svolge mai in una data precisa poiché la festa inizia con la notte della prima luna piena di marzo, seguendo le regole del calendario indù.
Normalmente si svolge quasi sempre tra la fine di febbraio e l’inizio del mese di marzo. Nel 2021, la celebrazione dell’Holi Festival cade tra il 28 e il 29 di marzo. Seguendo le due celebrazioni che abbiamo descritto in precedenza, nella notte precedente alla luna piena si accendono dei falò e il giorno successivo, quello in cui si compie la luna piena, le persone si riversano in strada per vivere con gioia il rituale dei colori. La festa comincia quindi la sera precedente alla luna piena, con l’accensione di una grande pira sulla quale ciascuno dovrà ritualmente depositare tutti i dolori, tutti i dispiaceri e ogni afflizione che grava sul proprio animo.
Un recipiente colmo di semi d’orzo del nuovo raccolto, inoltre, viene posizionato sotto il falò, e via via che il fuoco tosta i semi le persone li mangiano. Si usa anche formulare delle previsioni sui prossimi raccolti, in base al movimento delle fiamme della pira o alla condizione dei semi dopo la tostatura, secondo la tradizione popolare. Le stesse ceneri della pira sono inoltre ritenute dei veri e propri portafortuna, tanto che le persone partecipanti al rito spesso ne portano a casa i tizzoni ancora accesi, e la popolazione è solita utilizzare questi tizzoni per accendere il fuoco nelle proprie case, avendo poi cura di conservare i resti delle ceneri sapendo che queste li proteggeranno da disagi e problemi per tutto il resto dell’anno.
La festa dei colori in India comincia al mattino presto con musica e canti, e le persone invadono le strade, così nei villaggi come nelle città si assiste ad un tripudio di colori e di spensieratezza. I gulal, composti di polveri colorate, vengono gettati in aria e formano delle nubi dai colori accesi. Ricadendo, ricoprono le teste, gli abiti e i volti delle persone che sfilano per strada. Si mischiano a terra con l’acqua e creano dei rivoli multicolori, rendendo tutto più magico e spensierato e scacciando, almeno per un breve intervallo di tempo, la monotonia, la malinconia e le difficoltà di ogni giorno. Tra l’euforia generale, gli scherzi colorati e i getti d’acqua, i partecipanti possono gustare anche numerosi dolci realizzati per l’occasione. Tutto questo è la festa colori.
Il Festival dei Colori è celebrato in ogni parte dell’India. Normalmente l’emozione e il coinvolgimento più forti si percepiscono nell’India del Nord, e più nello specifico nel cosiddetto Triangolo d’Oro dell’India turistica, ovvero nelle città del Rajasthan, tra Delhi, Jaipur e Agra.
I festeggiamenti sono più intensi e allegri rispetto a quelli che si svolgono nella parte meridionale del paese, dove la ritualità e più raccolta e improntata all’aspetto religioso delle celebrazioni nei templi. In ogni caso, la festa dei colori in India viene celebrata ovunque, quindi non potrete perdervi neppure uno degli aspetti gioiosi di questo evento. Ogni regione dell’India, tuttavia, festeggia l’Holi in modi diversi a seconda delle proprie usanze. A parte le già menzionate città di Delhi, Jaipur e Agra, dove anche i turisti possono partecipare alla festa, in tutto il resto dell’India il festival è celebrato principalmente dalla popolazione del luogo. È in ogni caso tra la popolazione locale che l’evento mostra il suo vero volto, ricco di intensa partecipazione, qualcosa che il viaggiatore può gustare appieno calandosi nello spirito della festa.
Dobbiamo, a questo punto, sottolineare una curiosità degna di nota che vi farà comprendere quanto questa festa stia diventando importante. Nell’intento di onorare l’inno alla gioia della rinascita, anticipata dalla primavera, negli ultimi tempi l’Holi festival ha varcato i confini dell’India per essere celebrato perfino in occidente, anche se ovviamente con modalità e finalità differenti. La gioia trasmessa dai colori, insomma, ha contagiato anche gli animi europei.
Il 29 luglio 2012 nella città di Berlino qualcosa come oltre 3.500 persone si sono radunate per festeggiare il primo Holi Festival dei Colori in Europa, dando vita ad un evento coinvolgente e liberatorio.
Questo è stato solo l’inizio. A seguire, le città di Dresda, Hannover e Monaco rispettivamente il 26 di agosto e i giorni 1 e 9 settembre dello stesso anno, ricrearono l’evento con oltre undicimila partecipanti… chissà quali altre città o nazioni aderiranno a questo richiamo ancestrale. La polvere colorata e la gioia liberatoria del gioco, la volontà di spezzare le catene della costrizione stanno influendo positivamente e aprendo la mentalità di tanti popoli. Un po’ di sana follia è propedeutica al cambiamento, come recita il nostro detto latino “semel in anno licet insanire” ovvero “una volta all’anno è lecito impazzire” cioè “uscire da se stessi”. L’Holi festival ci ricorda, in qualche modo, che il gioco e la gioia sono parte integrante di una vita ben vissuta.
L’Holi Festival è da poco approdato anche in Italia. Si festeggia in diverse località e quasi in ogni periodo dell’anno, specialmente durante il famoso Festival d’Oriente. Durante i festeggiamenti le polveri colorate sono gettate sulla folla tramite dei potenti “cannoni” in tutta sicurezza ma, a dire il vero, questo tipo di Holi non ha nulla a che vedere con la spiritualità intensa che si respira durante l’evento in terra Indiana.
All’interno delle varie località dell’India, il Festival viene chiamato in modi diversi e la ritualistica si differenzia da zona a zona anche se l’ingrediente principale, ovvero la gioia e la spensieratezza, rimane l’elemento principale per grandi e piccini. Di norma possiamo affermare che la festa, nella parte sud dell’India è molto più improntata sull’aspetto religioso mentre, verso il nord, si trasforma e perde un po’ del suo intimo raccoglimento per cedere qualche tono all’aspetto più commerciale.
In generale pensiamo che, per i nostri viaggiatori, sia più agevole e indicato festeggiare l’Holi Festival nella zona più turistica, quella del cosiddetto Triangolo d’Oro tra le città di Delhi, Jaipur e Agra. In ogni caso ecco alcune indicazioni di massima da tenere presenti se si decide di partecipare all’evento lasciandosi coinvolgere dalla folla festosa della città in cui decidiamo di onorare l’Holi:
L’Holi Festival si rivela, per chi vi partecipa, un’esperienza ricca di vera gioia e spensieratezza. I colori sgargianti delle polveri che tingono l’aria, il sapore del meraviglioso cibo indiano, la musica che scandisce i ritmi dei balli cadenzati dagli abilissimi “dholwala”, i suonatori di dhol, il tamburo indiano che non manca mai nelle feste: tutto contribuisce a rendere magico e fortemente mistico questo evento.
Il viaggiatore ne rimarrà affascinato, catturato, facendo esperienza di qualcosa che va ben oltre l’evento semplicemente di tipo culturale. L’Holi Festival è un inno alla vita, un invito a lasciare libera la forza creatrice che agisce da secoli sul pianeta: la forza della Natura.
Vi aspettiamo per vivere assieme questo bagno colorato pieno di vita!
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