Pondicherry, l’ex colonia francese in Tamil Nadu

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Pondicherry (chiamata anche Puducherry) è una suddivisione dell’India del Sud, classificata come municipality, capoluogo dell’omonimo distretto, nel territorio federato di Pondicherry di cui è capitale. Sebbene si trovi all’interno dello stato federato del Tamil Nadu, ha una struttura autonoma, simile a quella di una città-stato, e ciò deriva dalla storica caratterizzazione francese della città, che è molto diversa dall’India Britannica. La città si affaccia sull’Oceano Indiano ed è situata 150 km a sud di Chennai, capitale del Tamil Nadu.

PONDICHERRY: LA STORIA

La maggior parte delle notizie sulla storia di Pondicherry sono state registrate solo dopo l’arrivo dei colonizzatori europei, ma le sue origini sono antichissime, infatti, i primi reperti ritrovati testimoniano che Poduke o Poduca, antico nome della città, era una destinazione commerciale nota all’Impero Romano già nel I secolo a.C. Poduca è stato localizzata, come forse Arikamedu (ora parte di Ariyankuppam), a circa 3 km dall’attuale Pondicherry. La regione era parte del Regno Pallava di Kanchipuram nel IV secolo. Le Cholas of Thanjavur lo mantennero dal X al XIII secolo fino a quando non fu sostituito dal Regno di Pandya nel XIII secolo. L’impero Vijayanagar prese il controllo di quasi tutto il sud dell’India nel XIV secolo e mantenne il controllo fino al 1638 quando furono soppiantati dal Sultano di Bijapur.

Nel 1520 giunsero a Pondicherry i portoghesi, seguiti da olandesi e danesi; solo nel 1674 divenne colonia francese e la compagnia delle Indie Orientali Francesi istituì qui un sito commerciale, che presto divenne il principale insediamento francese in India. Un canale separava il quartiere francese dal quartiere indiano e nel 1750 Pondicherry era costituita da una cinquantina di villaggi.

I francesi non avevano interesse ad occupare politicamente l’India; volevano solo stabilire dei legami commerciali tra i due paesi. Oltre a Pondicherry, avevano altre 4 colonie: Chandernagor (Bengala Occidentale), Karikal (Tamil Nadu), Mahè (Kerala), Yanaon (Andhra Pradesh). Nonostante l’assenza di loro mire espansionistiche, gli Inglesi non gradivano la presenza francese e cercarono più volte di conquistare Pondicherry, proprio per cercare di scacciarli dal paese.

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Cattedrale dell’Immacolata Concezione

Durante le guerre anglo-francesi (1742-1763), Puducherry fu presa e restituita diverse volte. Il 16 gennaio 1761, gli inglesi riuscirono a conquistare Pondicherry, ma la restituirono secondo i termini del trattato di Parigi (1763), che sancì la fine della guerra dei sette anni. Gli inglesi presero nuovamente il controllo dell’area nel 1793, approfittando del momento critico della rivoluzione francese; stavolta ne mantennero il controllo più a lungo, ma finalmente la restituirono nel 1814. Dal 1816, con la firma di un ultimo trattato con i britannici, la Francia riprese definitivamente il controllo su Pondicherry. Quando gli inglesi ottennero il controllo dell’India alla fine del 1850, concessero ai francesi di mantenere il controllo sui loro insediamenti nel paese: Pondicherry, Mahé, Yanam, Karaikal e Chandernagor. Tutti questi territori rimasero parte dell’India francese per altri 138 anni, fino al 1954, quando furono incorporati nell’Unione indiana.

Il 18 ottobre 1954 ci fu un’elezione generale che coinvolse 178 persone nella Pondicherry Municipal e nel Comune Panchayat, 170 persone votarono a favore dell’indipendenza, otto invece furono i voti contrari. Nonostante il trasferimento de facto all’unione indiana e l’istituzione del territorio sindacale di Pondicherry, in realtà il trasferimento formale de jure dell’accordo tra Francia e India fu firmato solo diversi anni dopo, il 16 agosto 1962.

Un evento importante nella storia di Pondicherry si verificò nel 1910, quando arrivò in città, per sfuggire ai britannici, Sri Aurobindo, filosofo e mistico indiano, considerato dai suoi discepoli un avatar, un’incarnazione dell’Assoluto. Rimase qui fino alla morte, nel 1950, e nel periodo che trascorse qui sviluppò le proprie teorie, riportate nei saggi e poemi che scrisse, e divulgò i propri insegnamenti. Nel 1968, una sua discepola, Mirra Alfassa, soprannominata La Madre, creò Auroville, una città-esperimento nella periferia nord di Pondicherry, costruita secondo la visione di Sri Aurobindo. La Alfassa morì nel 1973, ma Auroville non ha mai smesso di attirare a sè discepoli, turisti e curiosi da tutto il mondo. È possibile visitarla e scoprire come funziona, come è organizzata e qual è la filosofia che l’ha originata.

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Lungomare di Pondicherry

PONDICHERRY E IL FASCINO INDO-EUROPEO

Una delle caratteristiche più famose dell’India è la sua eterogeneità: da nord a sud, da est a ovest, cambiano i paesaggi, le architetture, gli abiti tipici, il cibo, l’accento. Insomma l’India non è una, ma una varietà di Indie, risultato di incontri, scontri, commistioni ed evoluzioni parallele di culture e tradizioni.

Pondicherry India è l’esempio lampante di questo aspetto; è una città unica e senza simili nel continente: l’atmosfera, gli alberghi, i ristoranti e i negozi richiamano fortemente l’estetica sub continentale francese, arricchita da note indiane, in un connubio singolare e molto particolare. Ovviamente, data la lunga colonizzazione, non stupisce affatto sentir ancora parlare francese per le strade (ed anche un inglese con forte accento francese).

I 300 anni di dominio francese hanno lasciato in eredità un’architettura ed uno stile decisamente europei. La zona più antica della città “francese” è costituita da strade tranquille e pulite, incorniciate da case in stile coloniale (XVIII secolo), le cui facciate sono ricoperte di buganvillee. I quartieri nuovi, invece, sono più “tipicamente indiani”, caratterizzati dalla classica frenesia locale.

Il lungomare è un tripudio di edifici coloniali, che fronteggiano l’oceano indiano. Lungo la passeggiata ci si imbatte in una statue del Mahatma Gandhi alta più di 4 metri e circondata da 8 colonne di granito. Si tratta del più grande monumento dedicato a Gandhi di tutta l’India e si trova proprio a Pondicherry, che forse tra le città indiane, è stata una di quelle che ha dovuto lottare di più per l’indipendenza.

Eredità francese sono anche l’attuale residenza del governatore di Pondicherry, un tempo sede locale del governo francese, un edificio maestoso, su due piani e in stile rococò, circondato da un bellissimo giardino; e l’orto botanico, nato come luogo di sperimentazione per i francesi, per capire su quali coltivazioni fosse meglio concentrarsi in India.

Dunque, non stupisce che a Pondicherry sorgano diverse chiese cattoliche, tra cui spiccano la Chiesa di Nostra Signora degli Angeli, in cui si celebra ancora una messa in francese una volta alla settimana; la Basilica del Sacro Cuore di Gesù, costruita dal 1902, in stile gotico con influenze orientali, che è uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti per i cristiani dell’India del sud; e la Cattedrale dell’Immacolata Concezione è stata distrutta (prima dagli olandesi e poi dagli inglesi) e ricostruita dai Gesuiti ben 4 volte; quella che si vede oggi è il risultato della ricostruzione iniziata nel 1770 e fu proprio questa chiesa ad essere scelta da Madre Teresa di Calcutta per una visita ufficiale, in quanto luogo-simbolo della battaglia per la libertà di pensiero e religione.

Il Tempio Sri Manakula Vinayagar, invece, fu costruito a Pondicherry ben prima dell’arrivo dei colonizzatori francesi. È dedicato a Ganesh, il dio indiano dall’aspetto di un elefante, ed ha resistito a diversi tentativi dei coloni di distruggerlo. Come tutti i templi dedicati a Ganesh, ogni giorno riceve la benedizione di un elefante (solitamente avviene dopo le 16).

Ashram Aurobindo

Ashram di Sri Aurobindo

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Vista dall’alto di Auroville

AUROVILLE, NELLA PERIFERIA NORD DI PONDICHERRY

Pondi o Pondy, come è chiamata comunemente, non attrae visitatori solo per il suo fascino di influenza francese o per i locali alla moda: è anche una città indissolubilmente legata alla figura di Sri Aurobindo, che qui fondò il suo famoso Ashram, e alla sua discepola, La Madre, che proprio a nord della città ha dato vita ad Auroville, un progetto ambizioso e senza precedenti, definita “una città universale, dove uomini e donne di ogni nazione, di ogni credo, di ogni tendenza politica possano convivere in pace ed in armonia”.

Sia l’Ashram di Sri Aurobindo che Auroville attirano un gran numero di visitatori, sia semplici turisti sia fedeli o persone interessate alla ricerca spirituale. Oggi l’Ashram, che custodisce le tombe di Sri Aurobindo e La Madre, non è solo un luogo in cui pregare e meditare, ma è anche un centro di riferimento per attività sociali e di beneficenza della città (come servizi medici, pasti per i più poveri, sostegno praticvo ed economico ai villaggi ecc.).

Auroville è una città unica al mondo, un esperimento in evoluzione, un progetto di convivenza internazionale che si propone di annullare qualunque differenza razziale, religiosa, politica ecc. per creare una comunità che viva in pace ed armonia. Sembrerà un’utopia e di certo ci sono difficoltà nell’attuazione pratica dei principi fondanti, ma è sicuramente un luogo incredibile da non perdere.

VIAGGIO A PONDICHERRY

Conscious Journeys include una tappa a Pondicherry in ben 4 itinerari: Il meglio dell’India del Sud (16 gg); Tamil Nadu: la terra dei templi (16 gg); India e Sri Lanka: templi, natura e spiagge (14 gg); L’essenza dell’India del Sud (12 gg).

Il primo e l’ultimo tour si snodano lungo lo stesso percorso, ma differiscono in estensione. L’Essenza è pensato per chi ha meno tempo a disposizione, ma vuole comunque scoprire l’India del Sud in modo autentico e profondo. Entrambi gli itinerari iniziano in Tamil Nadu e terminano nel Kerala, due stati così vicini eppure così differenti. Il primo con i suoi maestosi templi dravidici, il secondo caratterizzato da una natura rigogliosa e prorompente. Entrambi molto antichi e culturalmente ricchissimi.

Il tour del Tamil Nadu, invece, si concentra su questo stato e lo percorre da nord-est a sud-ovest, mostrandone i luoghi più suggestivi e importanti, partendo dalla sua capitale Chennai, passando per Pondicherry e giungendo a Manapad e Kanyakumari; mentre India e Sri Lanka unirà in un unico viaggio due stati da sempre legati eppure molto diversi.

Ogni tour sarà impreziosito da incontri con le comunità locali, con ONG e associazioni che si occupano delle fasce più svantaggiate della società e di preservare cultura e tradizioni locali. Accanto alle città, ai siti archeologici e ai luoghi più celebri, ci sarà sempre una componente umana, sociale, che renderà i viaggi dei momenti di reale incontro, di scambio di conoscenze, di emozione condivisa.

Tra le varie esperienze, la visita ad Auroville avrà sicuramente un forte impatto su ogni viaggiatore: vedere con i propri occhi una città del genere, che nel resto del mondo può essere solo immaginata, è una esperienza indescrivibile. Scoprire secondo quali principi è gestita e come funziona nella sua quotidianità sarà affascinante ed istruttivo.

Con il suo fascino unico ed i suoi scorci caratteristici, Pondicherry accoglie ogni viaggiatore curioso e aperto, che voglia lasciarsi sorprendere dalle tante sfaccettature della bellezza.

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